Il crimine informatico è un grosso problema (anche) in Italia. Enorme, se si pensa che il rapporto CLUSIT 2021 parla di un aumento del fenomeno del 9,7?l 2019 al 2020. E non solo: dato l’andamento degli ultimi anni, secondo gli analisti, per il 2024 le perdite previste a causa dei cyber-attacchi, solo in Italia, ammonteranno tra i 20 e i 25 miliardi di euro.
Oggi, però, le aziende sotto il continuo attacco dei cyber-criminali possono contare sul supporto della più grande comunità italiana di hacker etici pronti a offrire competenza e strumenti di assoluto livello. Con questo sodalizio, infatti, è possibile unire le forze contro minacce in costante evoluzione, reclutando i migliori professionisti dell’hacking e mettendoli a diretto contatto delle aziende che vogliono testare al meglio i propri sistemi informatici. Il tutto con un occhio di riguardo alla qualità e completezza di report e segnalazioni, al rigore dei test e al budget.
Questo white paper, fornito da WhiteJar, spiega come proteggere il business dal crimine informatico grazie alle potenzialità della prima piattaforma collaborativa di testing che coinvolge una comunità di hacker etici reclutati secondo i più elevati standard. Leggendolo, potrete approfondire:
- i settori più colpiti dal crimine informatico, a livello nazionale
- le tecniche di attacco più utilizzate e i problemi di vulnerabilità più critici
- l’importanza del testing e le diverse tipologie di test
- i 3 vantaggi chiave di un test efficace
- i limiti del testing tradizionale
- le potenzialità del progetto WhiteJar
- l’identikit dell’ethical hacker