Teledermoscopia

Telemedicina e dermatologia

Un progetto di screening in teledermoscopia per tumori maligni della cute mostra i vantaggi della telemedicina in dermatologia ma ne chiarisce anche le reali finalità di utilizzo, sottolineando come essa non sostituisca la visita dermatologica in presenza nella prima diagnosi

Pubblicato il 19 Ott 2022

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La Telemedicina – come sottolineato nel recente approfondimento “Telemedicina e tecnologie digitali per l’integrazione ospedale-territorio” – è al centro delle riforme e degli investimenti che stanno riguardando il settore sanitario negli ultimi mesi. Se inizialmente, soprattutto durante l’emergenza sanitaria, questa modalità di erogazione delle prestazioni sembrava essere l’unico modo per permettere la continuità di cura e il contatto con il paziente – è diventato poi sempre più chiaro come questa possa costituire effettivamente un valido strumento per ripensare i processi di cura e assistenza.

Telemedicina e dermatologia: l’esempio dell’ASL Frosinone

Un esempio di questo “ripensamento” – ossia di un uso della Telemedicina che va oltre le problematiche dovute all’emergenza pandemica – è il recente progetto di screening in teledermoscopia per tumori maligni della cute realizzato dall’ASL Frosinone.

Ma come funziona lo screening?

Dopo aver acquisito una singola immagine fotografica clinica della sede anatomica interessata e la relativa immagine dermoscopica della lesione sospetta per tumore – spiega l’ASL Frosinone – ogni MMG accede al portale dell’ASL dedicato alla Telemedicina, inserisce l’anagrafica completa del nuovo paziente e, quindi, allega le due immagini acquisite in precedenza. Entro le 48 ore successive, il dermatologo, osservate le immagini, suggerirà – tramite l’applicazione – la priorità che il MMG dovrà indicare sull’impegnativa di prima visita dermatologica. Sarà a cura del dermatologo la registrazione della prestazione di televisita dermatologica dematerializzata.

La Telemedicina non sostituisce la visita dermatologica nella prima diagnosi

Come espressamente sottolineato dalla ASL Frosinone, lo screening NON sostituisce la visita dermatologica oncologica, che va invece obbligatoriamente effettuata, ma ha lo scopo di attribuire una priorità all’impegnativa: Breve, Differibile, Programmata.
Un concetto importante che Sergio Pillon – Coordinatore della Trasformazione Digitale presso l’ASL Frosinone – chiarisce e ribadisce in maniera inequivocabile: “Il messaggio che abbiamo voluto dare ai medici di famiglia e a tutta la ASL – sottolinea Pillon – è che la Telemedicina  non sostituisce la visita dermatologica nella prima diagnosi. Dimenticate che inviare una foto fatta con lo smartphone serva per una diagnosi (con o senza Intelligenza Artificiale). Noi usiamo un dermatoscopio collegato ad uno smartphone – precisa Pillon – per definire il rischio, ma poi la visita in presenza, un eventuale percorso chirurgico di escissione privilegiato, un eventuale allargamento ove necessario ed una terapia dell’oncologo: tutto questo vuol dire ‘melanoma precoce’. Il resto sono chiacchiere ed a volte speculazioni sulla pelle dei pazienti”.

Telemedicina e dermatologia: i vantaggi

Il suddetto progetto di screening in teledermoscopia per tumori maligni della cute coinvolge specialisti ambulatoriali dermatologi e MMG.
È la stessa ASL Frosinone a indicarne i principali vantaggi:

  • Condivisione in tempo reale delle immagini dermoscopiche standardizzate ad alta definizione
  • Diagnostica precoce ed ottimizzazione dei tempi di attesa
  • Modalità di assistenza ai pazienti immediata
  • Vantaggio logistico ed economico per il SSN, per i pazienti ed i loro familiari
  • Formazione specifica del MMG, integrazione multidisciplinare e appropriatezza clinico-prescrittiva.

Telemedicina e dermatologia: la diagnosi precoce

“Il melanoma cutaneo e – soprattutto – i ‘non melanoma skin cancer’ – hanno una incidenza crescente negli ultimi anni. La Telemedicina può essere impiegata per la diagnosi precoce ampliando gli accessi ai servizi sanitari – afferma il Dott. Alessandro Greco, che ha redatto il piano del progetto pilota dell’ASL Frosinone.
Lo screening in Teledermoscopia – ribadisce Greco – non sostituisce in alcun modo la prestazione sanitaria specialistica né l’esame dermoscopico in epiluminescenza sul paziente, ma lo integra per migliorare potenzialmente l’efficacia, l’efficienza e l’appropriatezza del percorso diagnostico-terapeutico. La visita dermatologica in presenza potrà confermare il sospetto teledermoscopico e, in tal caso, lo specialista potrà effettuare, in tempi brevissimi, un approfondimento diagnostico in epiluminescenza digitale e, qualora necessario, procedere all’invio breve per l’asportazione chirurgica”.

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