La piramide demografica italiana è invertita: abbiamo sempre più anziani e sempre meno giovani.
Questo fenomeno comporta un crescente bisogno di cure, in particolare per i pazienti cronici e i non autosufficienti. In questo contesto, il sistema sanitario deve necessariamente ripensare i propri servizi, puntando sulla digitalizzazione per migliorare l’efficienza e l’accessibilità delle cure.
Il PNRR, attraverso la Missione 6, ha destinato circa 16 miliardi di euro alla Sanità, a cui si aggiungono altri 4 miliardi di fondi complementari. Una quota significativa di questi fondi è dedicata alla digitalizzazione del sistema sanitario, con un focus particolare sull’assistenza territoriale e sociosanitaria. Quest’ultima è un aspetto fondamentale per garantire una presa in carico efficace e continua dei pazienti.
Indice degli argomenti
Sanità Digitale, territorio e Population Health Management
Un valido strumento per questa trasformazione è il Population Health Management (PHM), che prevede l’utilizzo di strumenti digitali per identificare le esigenze sanitarie della popolazione e organizzare l’offerta di servizi in modo efficace.
Il PHM si basa sull’analisi dei big data, che includono dati amministrativi, clinici e socioeconomici. Questi dati permettono di organizzare il modello di presa in carico del paziente e di gestire le informazioni tra i diversi punti di assistenza.
Nonostante l’importanza di questi strumenti, la spesa in sanità digitale nel 2022 è stata di 1,8 miliardi di euro, solo il 7% in più rispetto al 2021. Tuttavia, si prevede un incremento degli investimenti in questo settore: il 54% delle aziende sanitarie italiane intende investire nello sviluppo della Cartella Clinica Elettronica e il 51% nell’integrazione con i sistemi regionali e nazionali.
Sanità Digitale e territorio: il ruolo chiave della Telemedicina
Un altro aspetto fondamentale per l’affermazione dei servizi digitali di assistenza sanitaria sul territorio è rappresentato dalla Telemedicina, la cui necessità è stata evidenziata, in particolare, durante la pandemia.
Attualmente, ne fa uso il 39% dei medici specialisti e il 41% dei medici di medicina generale.
Tuttavia, la Telemedicina ha un grande potenziale ancora inespresso, che potrebbe essere sfruttato attraverso lo sviluppo di piattaforme a livello regionale e nazionale.
Questa strategia è sostenuta dal PNRR, ma necessita di un’attuazione organica che prenda in considerazione tutte le diverse dimensioni del sistema sanitario.
La Telemedicina – come sottolineato da Alberto Ronchi, Direttore dei Sistemi Informativi Istituto Auxologico Italiano e Presidente AISIS – Associazione Italiana Sistemi Informativi in Sanità, in questo approfondimento sulla sanità territoriale di HealthTech360 – è una parte importante di questo nuovo modello: è una delle modalità per erogare prestazioni sanitarie tra le più avanzate tecnologicamente e si affianca ad altre modalità più classiche, come la visita in presenza, e a modalità più innovative e quasi in modalità self service, come le App o i dispositivi indossabili. Entra, quindi, a buon diritto nell’arsenale a disposizione di tutti gli attori previsti dalla nuova organizzazione: Medici di Medicina Generale (MMG), Case della Salute, Aziende Ospedaliere e via dicendo.
Va però tenuto presente – precisa Ronchi – che non tutti gli atti medici che si possono svolgere in presenza si possono svolgere anche a distanza. Ad esempio, le prime visite, con la necessità di un’anamnesi approfondita, la prescrizione del percorso di accertamenti e la (ipotetica) diagnosi, vanno ancora svolte in presenza. Quindi la Telemedicina, pur nella sua importanza, è solo una parte del modello (di assistenza territoriale, ndr.), una delle tante modalità che abbiamo a disposizione per l’erogazione delle prestazioni sanitarie.
L’importanza del Distretto Socio-Sanitario
Nel quadro di assistenza sanitaria sul territorio abilitata dalla Sanità Digitale , il nuovo Distretto Socio-Sanitario (DSS) può rappresentare un punto di riferimento fondamentale.
I DSS, attraverso processi di fusione tra aziende sanitarie, hanno aumentato il loro territorio di competenza, la rete di offerta e la popolazione di riferimento, in linea con gli obiettivi della Missione 6 del PNRR che punta a rafforzare la filiera di offerta territoriale, introducendo nuovi modelli di relazioni tra paziente e sistema di offerta.
garantire un presidio territoriale adeguato ed evoluto, in grado di rispondere efficacemente alle esigenze di una popolazione in continuo cambiamento.
Territorio digitale e Connected Health a Forum Sanità 2023
Dell’intima relazione tra Sanità Digitale e Territorio – e di come garantire un presidio territoriale adeguato ed evoluto, in grado di rispondere efficacemente alle esigenze di una popolazione in continuo cambiamento – si parlerà a Forum Sanità 2023, in uno scenario in presenza – Territorio digitale e Connected Health – che si terrà il 25 Ottobre a Roma presso THE HUB LVenture GROUP.
“I servizi sanitari e socio-sanitari sul territorio – si legge nella nota di presentazione dello scenario – stanno cambiando pelle in seguito all’introduzione del DM77 (qui l’approfondimento di HealthTech360 sul DM77) rivoluzionando l’esperienza dei cittadini e dei pazienti. L’adozione di nuovi modelli di prevenzione, cura e monitoraggio – secondo l’approccio della Connected Health (letteralmente: Sanità Connessa) – fa sì che il Sistema Sanitario si arricchisca di servizi digitali e innovativi che favoriscono una maggior personalizzazione e accessibilità delle cure, modificando la Citizen/Patient Experience così come il ruolo e le competenze degli operatori e dei professionisti sanitari.
Ma quali sono gli impatti su processi e organizzazione delle Aziende Sanitarie?
Questo cambiamento provoca un impatto profondo, poiché l’integrazione di sistemi digitali e la raccolta di dati permettono una visione più completa e tempestiva del paziente, ottimizzando le risorse e i tempi di intervento. L’implementazione del DM77 richiede una riorganizzazione dei flussi di lavoro e una maggiore collaborazione tra professionisti sanitari, con l’obiettivo di garantire una cura più efficiente ed efficace. Anche la comunicazione tra pazienti e operatori sanitari viene amplificata grazie al digitale, permettendo una condivisione fluida di informazioni e una gestione ottimizzata delle terapie.
Ma c’è di più. Il digitale sta rivoluzionando il governo del “nuovo” territorio e la fornitura dei servizi in modo straordinario. Attraverso soluzioni innovative, si stanno superando le vecchie limitazioni e affrontando sfide complesse. Il digitale funge da motore di cambiamento, ridefinendo completamente l’erogazione dei servizi e aprendo nuove possibilità.
Durante lo scenario “Territorio digitale e Connected Health” di Forum Sanità 2023 , saranno esplorate le sfide, le opportunità e le soluzioni innovative legate all’adozione di nuovi modelli di cura, offrendo una prospettiva completa sull’evoluzione del sistema sanitario e sull’importanza delle tecnologie digitali per migliorare l’assistenza sanitaria”.