La chirurgia robotica non è una novità dell’ultim’ora, ma non ha ancora una diffusione capillare ad eccezione di alcuni ambiti specifici come l’urologia. E dire che l’impiego di sistemi robotici in sala operatoria potrebbe migliorare l’efficacia dei trattamenti, la rapidità di ripresa e, quindi, la qualità di vita dei pazienti.
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Chirurgia robotica come evoluzione della laparoscopia
La chirurgia robotica rappresenta, di fatto, l’evoluzione della tecnica laparoscopica e, quindi, della chirurgia mininvasiva. Lungi da sostituire un chirurgo, la capacità di controllo remoto permette di eseguire movimenti molto precisi tramite una console di controllo, potenziata con ogni forma di tecnologia innovativa, dalla realtà aumentata al 3D e all’Intelligenza Artificiale.
La chirurgia robotica riduce la fatica del chirurgo e conferisce maggiore precisione alla procedura, mentre i pazienti beneficiano di cicatrici più piccole, tempi di recupero più rapidi e rischi minimizzati di complicanze post-operatorie.
Il costo elevato è ancora uno dei principali limiti
Nonostante esistano visioni contrapposte tra chi considera le tecniche robotiche come il futuro della medicina e chi non ne ravvisa benefici reali rispetto alla laparoscopia, il principale limite è il costo.
Parliamo di milioni di euro per la piattaforma e non molto meno per la manutenzione e l’acquisto di strumentistica.
Non a caso, molti produttori hanno realizzato soluzioni iper-modulari per preservare la sostenibilità economica dei progetti.
Il Sistema Sanitario non aiuta granché, poiché spesso i DRG non tengono conto della potenziale innovazione nell’approccio chirurgico e, quindi, limitano di fatto il ricorso ai sistemi di chirurgia robotica.
Chirurgia robotica: mercato e driver principali
Secondo gli analisti, il mercato dei Surgical Robots ha raggiunto poco meno di 4 miliardi di dollari nel 2023 e crescerà fino al 2030 con un tasso annuo composto (CAGR) del 9,5%, quando dovrebbe attestarsi attorno ai 7,5 miliardi dollari.
I driver principali sono una naturale evoluzione delle tecniche chirurgiche, che porta inevitabilmente a sfruttare l’automazione, la carenza di medici e chirurghi in tutto il mondo e l’aumento considerevole di patologie ortopediche come artrite, malattie degenerative delle ossa e osteoporosi, che conducono a un’impennata di interventi di sostituzione di ginocchio e anca.
I protagonisti del mercato, tra leader e nuove promesse
Un mercato in crescita attrae innovazione e investimenti.
Va detto, però, che in questo caso l’evento determinate più recente è del 2003 ed è rappresentato dalla fusione tra due storici competitor, Computer Motion e Intuitive Surgical, che di fatto ha decretato, rafforzandolo, l’attuale predominio della piattaforma Da Vinci e l’ha resa ancor più leader di mercato.
La concorrenza ci fu – e molto interessante – intorno alla metà dello scorso decennio, quando iniziarono a scadere alcuni brevetti di Intuitive Surgical e arrivarono sul mercato molte altre proposte.
Oggi, quello della chirurgia robotica e dei robot chirurgici è uno degli ambiti più frizzanti del settore Healthtech. Ecco come si stanno muovendo i principali player di mercato e quali soluzioni offrono.
Intuitive Surgical Da Vinci: il più diffuso
Da Vinci è la piattaforma di chirurgia robotica mininvasiva più diffusa al mondo.
Intuitive Surgical dichiara più di 12 milioni di procedure eseguite a livello globale, mentre in Italia, laddove si contano più di 110 unità operative, è disponibile a partire dal 1999 ed esegue più di 20 mila interventi l’anno.
Attualmente alla quarta generazione (Da Vinci Xi), la piattaforma supporta interventi complessi in:
- urologia
- ginecologia
- chirurgia generale
- chirurgia toracica
- chirurgia pediatrica
- ORL
- senologia.
Il sistema è composto da 3 elementi:
- console
- carrello paziente
- carrello visione.
Il robot Da Vinci al Policlinico San Martino (fonte: Ospedale Policlinico San Martino)
Il sistema effettua più di 1 milione di controlli di sicurezza al secondo, è nativamente flessibile per adattarsi alle diverse procedure chirurgiche, agevola la comunicazione all’interno dell’equipe e integra tecnologie innovative come Firefly Fluorescence Imaging e il sistema di visione 3D HD.
CMR Surgical Versius: piccolo e modulare
CRM Surgical è un’azienda inglese il cui scopo è rivoluzionare la chirurgia mininvasiva.
Il suo sistema robotico Versius è stato impiegato in 17 mila procedure nel 2023, con un tasso di crescita di +60% rispetto al 2022.
Presente in Italia, ad esempio, presso il Policlinico di Milano, l’ASST Santi Paolo e Carlo (Milano) e l’Ospedale Cristo Re di Roma, Versius nasce per estendere la chirurgia robotica al maggior numero di strutture e di pazienti.
Il sistema robotico Versius in azione (fonte: CMRsurgical)
I suoi punti di forza sono la forte modularità, che lo rende versatile, e la minimizzazione dell’ingombro.
Versius si basa, infatti, su bracci snodabili completamente indipendenti, ognuno dei quali in un carrellino delle dimensioni analoghe a quelle di una persona; a seconda dell’intervento, i chirurghi possono decidere di usarne più di uno contemporaneamente e di gestirli con tecnologie di realtà aumentata tramite una console di guida.
Il sistema di chirurgia robotica assistita Hugo di Medtronic
Colosso statunitense delle tecnologie biomediche, con un fatturato annuo superiore ai 31 miliardi di dollari, Medtronic propone il suo sistema RAS Hugo, adottato per la prima volta in Italia nel 2022 al Policlinico Gemelli per un intervento di chirurgia ginecologica.
Oltre a garantire a pazienti e chirurghi tutti i benefici della chirurgia robotica, Hugo intende abbattere le barriere economiche che rallentano l’adozione della RAS.
Il sistema Hugo all’Ospedale Miulli (fonte: Ospedale Miulli)
Il sistema Hugo è nativamente modulare, si adatta a svariati scenari e integra tool innovativi come gli strumenti da polso, la visualizzazione 3D e Touch Surgery Enterprise per l’acquisizione e la condivisione di video chirurgici cloud-based.
Zimmer Biomet ROSA: chirurgia del ginocchio e neurochirurgia
Il sistema robotico ROSA (Robotic Surgical Assistant) di Zimmer Biomet differisce dagli altri non tanto sotto il profilo tecnologico, ma in termini di elevata specializzazione.
Il robot ROSA Knee System (fonte: Zimmer Biomet)
L’azienda americana offre infatti soluzioni robotiche specifiche per la neurochirurgia (ROSA Brain System) e per la chirurgia del ginocchio (ROSA Knee System), in particolare per la protesi totale o parziale.
Un intervento chirurgico di protesi completa al ginocchio effettuato nella Casa di Cura Villa Igea con il supporto del sistema robotico Rosa Knee System (fonte: Habilita)
Lungi da sostituire il chirurgo, il sistema riduce l’invasività degli interventi e assiste il medico con dati e misurazioni continue, fornendo all’intera procedura più accuratezza ed efficacia.
Johnson & Johnson MONARCH: la chirurgia robotica con l’AI
Originariamente sviluppata da Auris Health e ora di Ethicon, società che fa parte di Johnson & Johnson MedTech, la piattaforma MONARCH è indirizzata a supportare molte procedure chirurgiche in ambito urologico e, soprattutto, nella broncoscopia.
Nell’ambito della broncoscopia, il sistema – che fa uso anche dell’Intelligenza Artificiale – può vantare esperienza su 20mila casi e ha migliorato del 15% il rendimento diagnostico, ovvero la capacità di fornire informazioni utili per una diagnosi certa.
La piattaforma MONARCH applicata alla broncoscopia (fonte: Ethicon)
Il tutto risulta particolarmente significativo considerando l’invasività delle procedure tradizionali e la necessità di una media di 1,7 biopsie per giungere alla diagnosi.
THINK Surgical Tmini: il sistema robotico per le protesi di ginocchio
Lo scopo della statunitense THINK Surgical – in ambito chirurgia robotica – è lo sviluppo e la commercializzazione di robot ortopedici. I prodotti dell’azienda sono concepiti come piattaforme open e supportano svariati produttori di strumenti e di impianti protesici.
Per quanto concerne i prodotti, menzione specifica per Tmini, un sistema robotico miniaturizzato e wireless che affianca e assiste il chirurgo nelle procedure di protesi di ginocchio sostituendo buona parte degli strumenti necessari.
La piattaforma di chirurgia robotica Vicarious Surgical Robotic System
Il Vicarious Surgical Robotic System opera nell’ambito della chirurgia addominale, in particolare nella tecnica laparoscopica single port.
Il sistema richiede una sola incisione da 1,5 cm per l’inserimento di due bracci robotici e una videocamera a 360° e può spingersi fino a 1,2 cm.
Piattaforma robotica e vision Vicarious Surgical (fonte: Vicarious Surgical)
I bracci si muovono in tutte le direzioni e sono dotati di 28 sensori ognuno, mentre la videocamera offre una visualizzazione 3D ad alta definizione.
Accuray CyberKnife: Radioterapia e Radiochirurgia
CyberKnife, prodotto dall’azienda Accuray, è un sistema robotico utilizzato per la Radioterapia e la Radiochirurgia.
Tra le sue principali caratteristiche e vantaggi, l’azienda produttrice evidenzia:
- precisione: trattamenti stereotassici sub-millimetrici in qualsiasi parte del corpo grazie a migliaia di possibili angoli del fascio non complanari
- sincronizzazione del movimento: adattamento automatico dell’erogazione in tempo reale, basato sull’intelligenza artificiale, al movimento del paziente e/o del target senza intervento umano
- velocità (è possibile arrivare ad erogare i trattamenti in 15 minuti).
Il sistema CyberKnife per la Radiochirurgia utilizzato al San Raffaele (fonte: Ospedale San Raffaele)
CyberKnife – come spiega l’Ospedale San Raffaele che ne fa uso – è l’evoluzione della radioterapia e agisce su diverse tipologie di tumore con la stessa precisione di un bisturi, ma usando radiazioni ionizzanti.
Globus Medical ExcelsiusGPS per la chirurgia robotica spinale
Prodotto da Globus Medical, il robot ExcelsiusGPS è utilizzato nell’ambito della chirurgia robotica spinale.
Si tratta di una piattaforma di navigazione robotizzata – progettata per migliorare la precisione e ottimizzare la cura del paziente – costituita dalla combinazione di un braccio robotico rigido e da funzionalità di navigazione integrata che consentono un allineamento accurato nella chirurgia della colonna vertebrale.
Un workflow case del robot Excelsius GPS (fonte: Globus Medical)
Il sistema offre 3 modalità operative:
- TC intraoperatoria (3D)
- TC preoperatoria (3D)
- Fluoroscopia (2D).
Le patologie per le quali è indicato il robot Excelsius GPS (fonte: Humanitas Torino)
La piattaforma è compatibile con qualsiasi sistema di imaging per la chirurgia della colonna vertebrale: il chirurgo può così visualizzare e navigare nell’anatomia del paziente in tempo reale.
La chirurgia oculare con il PRECEYES Surgical System
Il sistema chirurgico PRECEYES è un assistente robotico di alta precisione per la chirurgia oculare.
Il sistema consente ai chirurghi un miglioramento della precisione di 20 μm nel posizionamento degli strumenti. Ciò mira a migliorare i risultati del trattamento e consente ai chirurghi di fare uso di tecniche chirurgiche innovative, inclusa la somministrazione di terapie avanzate.
Il robot per la chirurgia oculare di PRECEYES (fonte: PRECEYES)
Riguardo alla chirurgia della retina, il sistema chirurgico PRECEYES può essere utilizzato in pazienti sottoposti ad anestesia locale o generale in un contesto chirurgico standard.
Il sistema agisce anche ridimensionando i tremori delle mani, garantendo in tal modo stabilità e precisione. I movimenti del robot vengono registrati per scopi di valutazione e formazione post-operatoria.
Asensus Senhance: il robot nato in Italia che punta sul rilevamento tattile
Asensus è il nome attuale con il quale è stata ribattezzata l’azienda TransEnterix, produttrice del robot chirurgico TELELAP ALF-X (ora evolutosi nel nuovo Senhance), per lungo tempo tra i principali competitor del robot Da Vinci.
Una delle caratteristiche fondamentali del robot chirurgico Senhance è il rilevamento tattile: esso consente di trasmette le forze rilevate dagli strumenti robotici alle mani del chirurgo, restituendogli la naturale caratteristica degli interventi effettuati mediante laparoscopia tradizionale.
Un’altra importante caratteristica di Senhance è il controllo della telecamera con tracciamento oculare: il chirurgo, infatti, controlla il movimento della telecamera con i movimenti naturali degli occhi, comprese le funzioni di panoramica e zoom, ottenendo in tal modo il pieno controllo del terzo braccio robotico.
La cabina di pilotaggio aperta, inoltre, consente al chirurgo di avere una linea visiva diretta con il campo sterile, consentendogli un facile accesso al paziente e una comunicazione chiara con il personale sanitario.
Il robot Senhance – nato in Italia e frutto della ricerca italiana – è presente, ad esempio, al Policlinico Gemelli di Roma (utilizzato in ambito ginecologico)e all’Humanitas di Milano (adoperato per interventi chirurgici al colon-retto).