Le assicurazioni salute acquistano sempre più importanza nel mercato italiano, ma i prodotti assicurativi sono ancora troppo complessi e manuali.
Attraverso la digitalizzazione, semplicità, velocità, trasparenza e piacevole fruibilità del processo assicurativo sono i prossimi obiettivi da raggiungere.
Ne parlavamo in questo approfondimento su HealthTech360, evidenziando come l’Insurtech, ossia l’utilizzo della tecnologia per innovare e rivoluzionare i modelli di assicurazione tradizionali, possa svolgere un ruolo cruciale in questo settore.
Indice degli argomenti
Ruolo e vantaggi dell’Intelligenza Artificiale nell’Insurtech per la Sanità
L’integrazione dell’Intelligenza Artificiale nell’Insurtech in Sanità promette di trasformare il modo in cui vengono gestite le polizze, i sinistri e l’interazione con i clienti, portando vantaggi importanti per tutte le parti coinvolte.
L’AI, ad esempio, consente alle compagnie di assicurazione di analizzare una vasta quantità di dati per prevedere i rischi con maggiore precisione. Attraverso l’analisi predittiva, è possibile identificare i fattori di rischio individuali e creare polizze salute altamente personalizzate. Ciò non solo migliora la precisione delle previsioni, ma permette anche di offrire premi più equi e su misura per ogni cliente, aumentando la soddisfazione e la fedeltà degli assicurati.
Inoltre, l’impiego nel settore sanitario di chatbot e assistenti virtuali alimentati dall’AI può automatizzare molte delle operazioni di routine, come la gestione delle richieste di informazioni, la presentazione delle richieste di indennizzo e la risoluzione delle problematiche comuni. Questa automazione riduce significativamente i costi operativi e consente al personale umano di concentrarsi su compiti più complessi e a valore aggiunto. Peraltro, la velocità e l’efficienza del servizio migliorano l’esperienza complessiva del cliente.
Insurtech in Sanità e monitoraggio continuo della salute
Le tecnologie indossabili e i dispositivi IoT connessi a piattaforme di AI possono monitorare continuamente la salute degli assicurati. Questi dispositivi raccolgono dati in tempo reale su parametri vitali, attività fisica e abitudini quotidiane, fornendo informazioni preziose per la prevenzione e la gestione delle malattie.
Le compagnie di assicurazione possono utilizzare questi dati per incentivare stili di vita più sani attraverso premi e sconti, riducendo così il rischio di sinistri e migliorando la salute generale della popolazione assicurata.
Intelligenza Artificiale e Assicurazioni Salute: la ricerca
È proprio riguardo alle polizze salute e al ruolo dell’Intelligenza Artificiale nell’offrire servizi e cure sempre più personalizzate per il paziente che è stata condotta una recente ricerca di Italian Insurtech Association (IIA) e BIME Consulting.
L’integrazione dell’Intelligenza Artificiale nelle polizze sanitarie sta rivoluzionando il settore assicurativo offrendo nuove opportunità per personalizzare le coperture, migliorare l’efficienza operativa e potenziare l’esperienza del cliente, si legge nella nota di IIA e BIME relativa al report “Intelligenza Artificiale e Assicurazioni Salute opportunità di crescita e volano per l’integrazione pubblico-privato”.
Di fronte alle sfide che il sistema sanitario pubblico sta affrontando, quali l’aumento dei costi e la necessità di migliorare l’accesso e la qualità delle cure – si legge nella nota – l’integrazione con una polizza salute può rappresentare una soluzione efficace.
Attualmente però, solamente il 25% della popolazione beneficia di una polizza sanitaria integrata. Per il 92% del campione è, quindi, fondamentale e urgente un incisivo intervento normativo per migliorare l’integrazione tra queste due realtà.
I vantaggi competitivi dell’AI in Sanità emersi dal report
L’indagine ha analizzato i vantaggi competitivi dell’utilizzo dell’AI nel settore salute. Queste le principali evidenze emerse:
- Il 92% del campione afferma che, grazie all’AI, potrà esserci un miglioramento dei servizi salute offerti ai clienti;
- Il 67% ritiene l’AI uno strumento utile per supportare l’attività e l’efficacia degli intermediari;
- Il 42% pensa che l’AI impatti sullo stile di vita del consumatore e possa contribuire alla realizzazione di un’offerta pay as you live (ad esempio, le polizze salute varieranno in base al grado e allo stile di vita dell’assicurato);
- L’8% ipotizza che l’AI porterà a un aumento del volume d’affari;
- Il 75% immagina che i servizi saranno personalizzati sulla base dello stato di salute del singolo, il che porterà a un miglioramento complessivo della customer experience;
- Il 58% del campione prevede che l’AI comporterà offerte di prodotti e servizi personalizzati, trasparenti e di valore, con servizi salute dedicati ai clienti e accessibili h24.
Insurtech ed AI in Sanità: c’è un gap tecnologico da colmare
“Il mercato assicurativo italiano registra ancora un ritardo nell’adozione dell’AI nelle aree a più alto valore del proprio business; infatti, il 25% delle aziende non ha ancora implementato soluzioni di intelligenza artificiale – afferma Paolo Meciani, Founder di BIME Consulting e responsabile della ricerca di IIA. –. Questo gap tecnologico impedisce alle compagnie di sfruttare appieno i vantaggi dell’automazione, dell’analisi predittiva e della personalizzazione dei servizi, elementi cruciali per migliorare l’efficienza operativa e la soddisfazione del cliente nel settore assicurativo, in particolare nell’ambito sanitario, uno di quei settori più sotto stress nel nostro Paese”.
Compagnie di assicurazione: serve un cambio di paradigma
“Le nuove tecnologie, tra cui l’AI, permetteranno di semplificare l’accesso ai servizi sanitari da parte dei cittadini, un tema molto importante per il nostro Paese – chiarisce Simone Ranucci Brandimarte, Presidente IIA – .
Le compagnie devono affrontare un importante cambio di paradigma della protezione assicurativa classica, limitata sino a pochi anni fa alla cura della malattia e al risarcimento del danno, e spostarsi verso un modello che mette al centro il paziente e punta alla prevenzione, contribuendo all’adozione di comportamenti sani e virtuosi. Queste tecnologie hanno il merito di poter personalizzare questo tipo di servizio, mettendo al centro il consumatore, ma per fare ciò è necessaria una maggior capitalizzazione dei dati sanitari e una maggior collaborazione tra le compagnie e il Sistema Sanitario Nazionale”.