Storie d’innovazione

La transizione digitale delle Aziende Sanitarie



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La trasformazione digitale di un’Azienda Sanitaria non deve essere considerata una mera implementazione ed adozione delle nuove tecnologie, ma un vero e proprio cambiamento della visione strategica aziendale. L’esperienza delle Aziende Sanitarie della provincia di Ferrara

Pubblicato il 10 feb 2025

Monica Calamai

Direttore generale AUSL di Ferrara – Coordinatrice della Community “Donne Protagoniste in Sanità”



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I sistemi sanitari stanno subendo una profonda trasformazione a causa di fattori come l’invecchiamento della popolazione, le nuove sfide epidemiologiche e le opportunità offerte dalle tecnologie emergenti.

L’invecchiamento porta ad un aumento delle malattie croniche e legate all’età, con una crescente domanda di assistenza sanitaria. Inoltre, il calo delle nascite e l’aumento della speranza di vita esercitano una pressione sulle risorse sanitarie, che devono affrontare bisogni di cura più complessi e duraturi.

La sostenibilità, l’innovazione e nuovi modelli organizzativi sono essenziali per rispondere a questi cambiamenti.

Gli obiettivi stabiliti dall’Agenda 2030, programma d’azione sottoscritto nel settembre 2015 da 193 Paesi membri dell’ONU e i programmi nazionali come il PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, 2021), offrono un quadro importante per guidare l’evoluzione del sistema sanitario verso una maggiore sostenibilità e l’innovazione.

Assistenza territoriale: verso un modello più decentralizzato e flessibile

Il PNRR, infatti, prevede significativi investimenti per rafforzare la Sanità, incentivando la digitalizzazione, l’ammodernamento delle strutture e la riorganizzazione dei servizi.
In particolare, pone l’accento sull’assistenza territoriale, con un piano per potenziare le cure primarie e creare una rete di servizi integrati che uniscano l’assistenza ospedaliera, la medicina di base e i servizi sociali.
Il DM 77/2022, dal canto suo, promuove la riforma dell’assistenza territoriale, spingendo verso un modello più decentralizzato e flessibile, che favorisca una gestione della salute più vicina ai cittadini. Modelli organizzativi più flessibili e decentralizzati, che prevedano una maggiore integrazione tra assistenza primaria, ospedaliera e servizi sociali, potrebbero migliorare la gestione della salute a livello territoriale. Allo stesso modo, una maggiore attenzione alla prevenzione, all’educazione sanitaria e all’empowerment dei pazienti potrebbe ridurre la pressione sugli ospedali e migliorare la qualità della vita della popolazione.

La trasformazione digitale della Sanità

Il percorso di modernizzazione e di trasformazione digitale della Sanità è indispensabile per orientare le scelte verso la costituzione di un sistema sociosanitario integrato, in grado di fornire risposte adeguate, eque e di prossimità alle aspettative attuali in termini di diagnosi, terapia, riabilitazione ed assistenza della popolazione di riferimento.

L’introduzione della telemedicina, l’uso dell’intelligenza artificiale, la personalizzazione delle cure attraverso big data e genomica, nonché l’automazione e la robotica nelle strutture sanitarie, sono solo alcune delle aree che potrebbero migliorare l’efficienza dei sistemi sanitari e contribuire a rendere la cura, la diagnosi e la prevenzione più accessibili e sostenibili.

Le azioni strategiche: così un’Azienda sanitaria diventa digitale

Affinché la transizione da un’Azienda sanitaria analogica a un’Azienda sanitaria digitale possa avvenire con successo, è fondamentale intraprendere una serie di azioni strategiche e mirate.
Tra queste, risultano essenziali:

  1. Pianificazione strategica: sviluppare una visione chiara e coerente del processo di digitalizzazione, con obiettivi specifici e un piano d’azione dettagliato che comprenda tutte le fasi del cambiamento, dalla progettazione alla realizzazione;
  2. Formazione del personale: investire nella formazione continua di medici, professionisti dell’assistenza, tecnici ed amministrativi, affinché siano adeguatamente preparati ad utilizzare le nuove tecnologie e ad adattarsi ai nuovi flussi di lavoro digitalizzati;
  3. Implementazione di sistemi interoperabili: assicurarsi che le diverse piattaforme digitali siano in grado di comunicare tra loro, in modo da favorire il flusso di dati sanitari in tempo reale e garantire una gestione ottimale delle informazioni dei pazienti;
  4. Sicurezza e protezione dei dati: adottare misure rigorose di sicurezza informatica per proteggere i dati sensibili dei pazienti, in conformità con le normative sulla privacy e sulla sicurezza delle informazioni;
  5. Integrazione con i sistemi esistenti: pianificare l’integrazione della nuova infrastruttura digitale con i sistemi preesistenti, riducendo al minimo le interruzioni operative e i disagi per gli utenti;
  6. Monitoraggio e valutazione: stabilire sistemi di monitoraggio per valutare l’efficacia delle nuove soluzioni digitali e apportare tempestivamente eventuali correzioni o migliorie, assicurando il continuo miglioramento dei processi.

L’esperienza delle Aziende Sanitarie della provincia di Ferrara

Sulla base di queste premesse, le due Aziende sanitarie Ferraresi hanno formalmente adottato nell’anno 2021 il “Piano Azienda Sanitaria Digitale. Piano Strategico AUSL e AOU Ferrara”, in condivisione con l’Assessorato alle Politiche per la Salute della Regione Emilia Romagna. A questo sono seguite l’istituzione della Cabina di Regia Interaziendale per l’Innovazione, di una Unità Operativa Complessa dedicata alla telemedicina (UOC Coordinamento per l’innovazione digitale dei processi amministrativi e sanitari aziendali e dei servizi di staff) e di un gruppo tecnico operativo (project manager, dirigente ICT, ingegnere clinico, rappresentante delle professioni sanitarie) che hanno portato ad un notevole avanzamento del grado di transizione da Aziende analogiche ad Aziende digitali.

I singoli progetti (38 in tutto) che compongono l’intero processo di digitalizzazione hanno durata che può variare da 6 mesi ai 4 anni in funzione degli obiettivi e delle attività previste. È compito della Cabina di Regia definire le priorità e l’ordine di svolgimento dei progetti proposti all’interno del Piano affinché possano essere raggiunti gli obiettivi di digitalizzazione delle Aziende provinciali nel rispetto dei tempi e dei modi del mandato assegnato alle Direzione Generali.

Le attività di telemedicina vengono attivate tramite l’emissione di una procedura specifica interaziendale redatta dal gruppo tecnico operativo e dai professionisti del settore.

Tra le attività effettuate, l’assesment della maturità digitale, l’informatizzazione dei percorsi territoriali/specialistici e relativa integrazione (Sistema Informativo Ospedaliero), la cartella clinica elettronica, l’applicativo di Pronto Soccorso, di Laboratorio e Anatomia patologica, l’ottimizzazione dei processi di logistica e programmazione dei beni e servizi digitali, dell’attività di bilancio, della gestione documentale e il portale trasparenza.

La Telemedicina in tutte le sue applicazioni è stata inserita nel percorso di Budgeting interaziendale. È stata prevista, inoltre, la produzione di un cruscotto che fornisce settimanalmente i dati sulle prestazioni prodotte, mentre è in fase di avvio un sistema di Business Intelligence per la produzione di indicatori specifici di monitoraggio ed efficienza.

Le traiettorie del percorso di digitalizzazione

Il processo di digitalizzazione della sanità ferrarese descritto nell’ambito del progetto si poggia su quattro traiettorie che devono fungere da linea di indirizzo trasversale a tutte le schede:

Le attività di Telemedicina

Le attività in stadio avanzato di realizzazione hanno visto l’avvio ed il consolidamento della telemedicina su tutto il territorio provinciale.

La prima attività di telemedicina avviata nel 2021 è stata la Telerefertazione ECG. Presso le Case della Comunità vengono effettuati gli ECG con refertazione da remoto da parte delle Unità Operative Cardiologia aziendali ed eventuale videocolloquio medico-paziente in caso di anomalie. Il colloquio da remoto avviene tramite il sistema informatico aziendale Onesys ed il modulo regionale di Televisita C4C Meeting che permette al medico cardiologo di comunicare da remoto con il paziente e l’infermiere, all’interno di una ‘Virtual Room’ dedicata.
Nel 2024 si registrano un totale di 483 prestazioni, con un incremento dell’attività del 51% rispetto al 2023.

La Teleretinografia, prestazione erogata per pazienti diabetici adulti affetti da diabete di tipo 1 e tipo 2 che non abbiano ancora presentato segni di retinopatia diabetica, ha preso avvio nel mese di gennaio 2022 con effettuazione dell’esame retinografico presso le Case della Comunità e refertazione da remoto da parte dei medici oculisti. La prestazione prevede l’effettuazione dell’esame da parte del personale ortottista. Le immagini erogate dallo strumento vengono rese disponibili al medico oculista attraverso il sistema delle immagini diagnostiche del PACS aziendale. Il referto è inviato, tramite l’integrazione con il sistema Sole regionale, al Medico richiedente ed è disponibile sul FSE del paziente (previo suo consenso). Nel caso in cui il paziente presenti retinopatia diabetica, il medico oculista lo prende in carico e procede con i successivi accertamenti.

Nel 2024 sono state effettuate 379 prestazioni, registrando un significativo incremento rispetto al 2023, anno in cui le difficoltà logistiche e le problematiche di interfaccia informatica hanno causato un sostanziale rallentamento delle attività.

La Televisita, inizialmente introdotta per le discipline di cardiologia e diabetologia, è stata successivamente estesa a tutte le specialità. L’erogazione prevede l’utilizzo del modulo regionale di Televisita C4C Meeting ed eventuale condivisione dei documenti tramite FSE.
Il progetto ha visto le Aziende preventivamente impegnate nella definizione del Service Design, in accordo alle Indicazioni nazionali per l’erogazione di prestazioni in Telemedicina (Ministero della Salute 17 dicembre 2020) e alla Deliberazione di Giunta regionale n. 1227 del 2 agosto 2021 in merito a erogazione servizi di telemedicina, riguardante la prestazione di videovisita per pazienti residenti nella Regione Emilia Romagna e in possesso di FSE.

Il numero di televisite varia da 264 nel 2022 a 2.286 nel 2024 (+ 766%).
In particolare, l’attività di televisita cardiologica è passata da 155 prestazioni nel 2022 a 657 nel 2024 (+324%), mentre la televisita diabetologica è aumentata da 56 prestazioni nel 2022 a 762 nel 2024 (+1260%). Nel 2024 si registra un numero di prestazioni importanti nelle discipline di riabilitazione (70), endocrinologia (135), neurologia (172), oncologia (188), genetica medica (260).

Inoltre, è stata attivata la televisita nelle specialità di: odontoiatria, ortopedia, chirurgia generale, pneumologia, ematologia, gastroenterologia, geriatria, medicina interna, medicina nucleare, pediatria, radioterapia, reumatologia.

Anche il Telecolloquio rileva un numero importante di prestazioni, che nel 2024 ammontano a 4.140 in entrambe le Aziende sanitarie ferraresi. Di particolare rilievo il telecolloquio nell’attività di screening del tumore del colon-retto, che conta 640 prestazioni nel 2024.

Tra le attività di rilievo si registra quella di Teleradiologia sia al domicilio sia presso la Casa Circondariale di Ferrara. Da fine 2024 sono presenti presso la provincia di Ferrara 2 apparecchiature mobili che nel 2024 hanno effettuato 841 prestazioni in carcere e 461 al domicilio del paziente.

È stata avviata l’attività di Tele Consulenza MMG – medico specialista nelle discipline di diabetologia, oncologia, nefrologia, malattie infettive.Tutti i meeting multidisciplinari tra specialisti vengono effettuati tramite la piattaforma regionale Health Meeting (ad oggi sono stati implementati 7.774 meeting).

E’ in fase di avvio il progetto di teleriabilitazione (PNRR, Missione 5), mentre è stato attivato il progetto di telemonitoraggio in continuo dei pazienti in ossigeno-terapia a domicilio.

Presso le Aziende sanitarie provinciali, sono inoltre in fase di avvio alcune progettazioni che utilizzano l’intelligenza artificiale, quali la sorveglianza attiva dei pazienti con Risonanza multiparametrica della prostata e lo screening con retinografia dei pazienti diabetici.

Il livello di maturità delle soluzioni digitali nelle aziende sanitarie

L’Osservatorio Sanità Digitale del Politecnico di Milano ha sviluppato un modello in grado di analizzare il livello di maturità delle principali soluzioni digitali nelle aziende sanitarie, tra cui gli strumenti a supporto dei processi clinico-sanitari e della relazione con il cittadino.

Applicando il modello alla realtà delle Aziende sanitarie della provincia di Ferrara, secondo un meccanismo di autovalutazione, è possibile riscontrare un grado di maturità digitale tra 3 e 4 (scala 0-4) nel settore Cultura e Competenze del mondo professionale ed un grado tra 3 e 4 nel settore della Telemedicina, secondo gli schemi di seguito riportati.

Da migliorare, la consapevolezza da parte del mondo professionale ed il grado di diffusione della Telemedicina, che si considerano comunque ad un buon livello di maturità.

Aziende sanitarie: la trasformazione digitale come cambiamento della visione strategica

In conclusione, si ritiene che la trasformazione digitale come strategia di sviluppo non deve essere considerata una mera implementazione ed adozione delle nuove tecnologie, ma un vero e proprio cambiamento della visione strategica aziendale, al fine di orientarne le linee di sviluppo, con conseguenze anche a livello organizzativo.

Tale trasformazione deve prevedere un pieno coinvolgimento degli attori interni coinvolti (change management), ma anche un’attenta analisi dell’ambiente esterno alle Aziende.

Solo attraverso un approccio metodico e inclusivo, che coinvolga tutte le componenti dell’Azienda sanitaria, è possibile realizzare una transizione digitale che non solo ottimizzi i processi, ma che contribuisca anche a migliorare la qualità dell’assistenza e l’efficienza complessiva dell’intero sistema sanitario.

Normativa e documenti di riferimento

  • Primo provvedimento di programmazione dell’assistenza territoriale dell’Emilia-Romagna in attuazione del D.M. n. 77 del 23 maggio 2022
  • Decreto n. 70/2015 “Regolamento recante definizione degli standard qualitativi, strutturali, tecnologici e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera”
  • Piano Nazionale della Cronicità, Ministero della Salute, 2016
  • Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017 “Definizione e aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza, di cui all’articolo 1, comma 7, del decreto legislativo 30 dicembre 1992, n. 502”
  • Ministero della Salute. Linee di indirizzo nazionali sulla telemedicina. 2020
  • Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), approvato con decisione del Consiglio dell’Unione europea il 13 luglio 2021, in particolare la Missione 6 Salute, Componente 1: “Reti di prossimità, strutture e telemedicina per l’assistenza sanitaria territoriale”
  • Decreto n. 77/2022 “Regolamento recante la definizione di modelli e standard per lo sviluppo dell’assistenza territoriale nel Servizio sanitario nazionale”
  • Legge n. 33/2023 ad oggetto “Deleghe al Governo in materia di politiche in favore delle persone anziane”
  • Delibera di Giunta della Regione Emilia Romagna n. 2221/2022 “Primo provvedimento di programmazione dell’assistenza territoriale dell’Emilia-Romagna in attuazione del D.M. n. 77 del 23 maggio 2022”

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