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La direttiva NIS2 è appena entrata in vigore. Cosa devono fare le aziende sanitarie?



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Per adeguarsi alla nuova normativa, le organizzazioni sanitarie devono intraprendere un percorso strutturato e sistemico. È necessario ripensare la gestione della sicurezza IT e procedere a una mappatura completa delle vulnerabilità e delle minacce potenziali 

Aggiornato il 31 ott 2024



direttiva nis 2

Il settore sanitario sta vivendo una trasformazione digitale profonda, con ospedali, laboratori di ricerca, laboratori di genomica e aziende sanitarie che si affidano sempre più a infrastrutture digitali per migliorare l’efficienza operativa e la qualità dei servizi. Tuttavia, questa evoluzione porta con sé nuove responsabilità in termini di sicurezza informatica, specialmente alla luce dell’entrata in vigore della direttiva NIS2.

Il 18 ottobre ha segnato una data cruciale: la NIS2 (Network and Information Security Directive) è diventata ufficialmente operativa, introducendo cambiamenti significativi nel panorama della cybersicurezza a livello europeo. Le organizzazioni che non sono pronte ad adeguarsi rischiano sanzioni pesanti, con multe che possono raggiungere i 10 milioni di euro o il 2% del fatturato globale annuo, a seconda di quale importo risulti più elevato. Per il settore sanitario, dove la protezione dei dati sensibili dei pazienti è fondamentale, la conformità alla NIS2 è imprescindibile.

Un nuovo standard di sicurezza: cosa significa la direttiva NIS2 per la Sanità?

La NIS2 è una direttiva emanata dall’Unione Europea con l’obiettivo di migliorare la sicurezza e la resilienza delle infrastrutture digitali critiche negli Stati membri. Rappresenta un aggiornamento significativo rispetto alla precedente NIS1, affrontando in modo più strutturato le crescenti minacce legate agli attacchi cibernetici che colpiscono su scala globale.

L’importanza di conformarsi alla direttiva NIS2

Le sanzioni previste dalla NIS2 per la non conformità sono severe, ma le conseguenze vanno oltre le sanzioni economiche. Le organizzazioni sanitarie che non rispettano i requisiti della NIS2 rischiano gravi danni alla reputazione, compromettendo la fiducia dei pazienti, con effetti devastanti a lungo termine. Inoltre, la perdita o il furto di dati sensibili può avere implicazioni legali significative e mettere a repentaglio la sicurezza dei malati.

Cosa fare per adeguarsi alla direttiva NIS2 nel settore sanitario

Per adeguarsi alla NIS2, le organizzazioni sanitarie devono intraprendere un percorso strutturato e sistemico. È necessario ripensare la gestione della sicurezza IT, adottando strategie di gestione del rischio cibernetico che permettano di identificare, valutare e mitigare i rischi legati alla sicurezza informatica. Questo richiede una mappatura completa delle vulnerabilità e delle minacce potenziali.

La protezione della supply chain è un altro aspetto critico. Monitorare e garantire la sicurezza lungo tutta la catena di approvvigionamento è essenziale, poiché ogni anello può rappresentare un punto di vulnerabilità. Identificare e mitigare i rischi associati a fornitori e partner diventa fondamentale per evitare infiltrazioni e attacchi.

Assicurare la continuità operativa attraverso piani di ripristino adeguati e testati è un obbligo chiave della NIS2. Le organizzazioni devono essere in grado di riprendere rapidamente le operazioni in caso di incidenti gravi, garantendo che i servizi sanitari essenziali non vengano interrotti.

La gestione degli incidenti di sicurezza richiede infine la preparazione a rispondere rapidamente e in modo strutturato a eventuali attacchi o violazioni. Questo implica la creazione di piani di disaster recovery che includano protocolli di comunicazione interna ed esterna, assicurando una risposta efficace e coordinata.

Cubbit: come conformarsi alla direttiva NIS 2 in maniera semplice

Nel contesto della conformità alla NIS2, adottare soluzioni cloud sicure è diventato un requisito essenziale per il settore sanitario. Cubbit, una startup italiana nata a Bologna, sta ridefinendo il concetto di cloud storage con il suo approccio geo-distribuito, offrendo una soluzione all’avanguardia per le organizzazioni che vogliono essere pronte per le nuove normative.

A differenza dei provider cloud tradizionali, che concentrano i dati in un numero limitato di data center, Cubbit frammenta, crittografa e distribuisce i dati su più nodi localizzati all’interno di un unico Paese scelto dall’utente. Questo modello elimina il rischio che il malfunzionamento di un singolo nodo comprometta la disponibilità dei dati, migliorando notevolmente la resilienza e la sicurezza del sistema.

L’architettura innovativa di Cubbit garantisce una durabilità dei dati fino a 15 9, superando di diecimila volte gli 11 9 tipicamente offerti dalle soluzioni cloud tradizionali. Questo livello di affidabilità è fondamentale nel settore sanitario, dove la perdita di dati può avere conseguenze gravi.

Cubbit offre alle organizzazioni sanitarie un controllo completo sulla data residency, permettendo loro di scegliere esattamente dove i dati saranno archiviati. Questo assicura la piena conformità sia con la NIS2 che con il GDPR, garantendo che i dati sensibili dei pazienti rimangano all’interno dei confini nazionali.

Protezione avanzata contro ransomware e minacce informatiche

Cubbit integra tecnologie all’avanguardia per la protezione dai ransomware, una delle minacce più pericolose per il settore sanitario. Funzionalità come il versionamento dei file consentono di conservare più versioni dei dati, facilitando il recupero in caso di attacchi o errori. Il blocco degli oggetti (object lock) impedisce la modifica o la cancellazione dei dati, proteggendo le organizzazioni sia da attacchi malevoli che da eventuali errori umani.

Queste soluzioni permettono alle organizzazioni di ripristinare rapidamente i dati compromessi, assicurando la continuità operativa e la sicurezza delle informazioni critiche. Questo è in linea con le richieste della NIS2, che enfatizza l’importanza di misure preventive e piani di ripristino efficaci.

Certificazioni e affidabilità: l’impegno di Cubbit per la sicurezza

Per garantire il massimo livello di sicurezza ai suoi clienti, Cubbit si sottopone a rigorosi audit e ha ottenuto certificazioni internazionali di alto livello. Tra queste, la ISO 9001:2015 per i sistemi di gestione della qualità, la ISO/IEC 27001:2013 per la sicurezza delle informazioni, la ISO/IEC 27017:2015 per la sicurezza nel cloud e la ISO/IEC 27018:2019 per la privacy e la protezione dei dati personali nel cloud.

Cubbit ha inoltre ottenuto il Cybersecurity Made in Europe Label, una garanzia di qualità e affidabilità europea. La presenza sulla piattaforma MePA e la qualifica ACN (ex AgID) rendono Cubbit idoneo a operare con enti pubblici e aziende private che richiedono elevatissimi standard di sicurezza.

“Il costante aggiornamento del framework normativo,” spiega l’Avvocato Paolo Calvano, Data Protection Officer (DPO) di Cubbit, “recentemente ampliato con il recepimento in Italia della direttiva NIS2, rappresenta una sfida non solo per le possibili conseguenze legali ed economiche derivanti da eventuali violazioni, ma anche per il mantenimento della competitività nel mercato europeo.

In questo contesto, Cubbit si propone come partner strategico, offrendo una soluzione all’avanguardia per lo storage dei dati, in grado di coniugare efficienza e sicurezza informatica per soddisfare i nuovi requisiti di conformità.”

Strategie di conformità

La conformità alla NIS2 è un imperativo non solo legale, ma strategico per le organizzazioni sanitarie.

A seguito di conversazioni con centinaia di dirigenti IT e legali, Cubbit ha redatto la guida alla compliance nel cloud 2024: la checklist completa delle normative e delle strategie che i responsabili IT devono conoscere nel 2024.

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