Data driven Healthcare

Un nuovo approccio al mercato dell’Healthcare

Un sistema sanitario frammentato come quello italiano necessita di soluzioni capaci di gestire l’intero ciclo dei dati, l’integrazione e l’interoperabilità delle applicazioni e dei dati stessi. Tutto ciò in linea con le indicazioni normative del Ministero della Salute e dell’Agenzia per l’Italia Digitale. E’ quanto emerso dall’evento di presentazione di InterSystems IRIS for Health, “la Data Platform al servizio della digitalizzazione del Sistema Sanitario Nazionale”

Pubblicato il 23 Mar 2022

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Aiutare le organizzazioni sanitarie a rendere interoperabili le applicazioni e i partner per sviluppare in tempi rapidi soluzioni di nuova generazione per la sanità del futuro. Il tutto in linea con le indicazioni governative. Questo l’obiettivo che intende raggiungere la piattaforma InterSystems con IRIS for Health, ora disponibile anche in Italia.

Cos’è IRIS for Health

Si tratta di una piattaforma software basata sul cloud e progettata specificamente per gestire e valorizzare i dati sanitari attraverso l’insieme di un database transazionale multi-modello, una piattaforma di sviluppo applicativa e un middleware di interoperabilità.
A questi, si affiancano strumenti di advanced analytics per la gestione dei Big Data che, integrandosi con tool di terze parti, permettono di sviluppare applicazioni mission-critical per la sanità elettronica. Queste possono integrare funzioni di Machine Learning e Intelligenza Artificiale al fine di realizzare modelli predittivi.

Verso il Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0

È sotto gli occhi di tutti come il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) italiano presenti un’inadeguata integrazione tra i vari servizi e sistemi informatici.

L’idea alla base di IRIS for Health, ha sottolineato  Cesare Guidorzi, Country Manager di InterSystems Italia, è andare verso una sanità meno frammentata di quella attuale che possa dar vita a un Fascicolo Sanitario Elettronico 2.0, più ricco e funzionale rispetto a quello attuale.
Un FSE che non sia una semplice “raccolta di documenti” ma un repository clinico completo che arrivi al dato di informazione atomico.
“In questo momento storico – ha spiegato Guidorzi durante la presentazione della piattaforma – ci si muove verso il rinnovamento dei sistemi digitali, il rafforzamento degli strumenti di raccolta, l’elaborazione e l’analisi dei dati per la diffusione del Fascicolo Sanitario Elettronico e l’erogazione di Livelli Essenziali di Assistenza in tutto il Paese, in linea con il PNRR. E IRIS for Health vuole essere la risposta a queste esigenze”.

PNRR: bene i fondi ma occhio alla complessità

La Missione 6 del PNRR prevede, per la filiera della Salute, un investimento totale di 15,63 miliardi di euro e, per una corretta e agevolata presa in carico dei pazienti a 360°, la realizzazione di una rete di Case della Comunità e il potenziamento dell’assistenza intermedia attraverso l’attivazione degli Ospedali di Comunità.

Le Case e gli Ospedali di Comunità saranno, quindi, strutture locali di accentramento dei servizi che richiederanno lo sviluppo di sistemi ad hoc per la gestione delle informazioni raccolte che dovranno essere necessariamente integrate con il resto dell’organizzazione sanitaria.

È fondamentale, perciò, che i dati sanitari dei pazienti siano raccolti in forma sistematica e digitale in modo più capillare di quanto avviene oggi.

Dovranno poi essere possibili un’agile consultazione e un’analisi aggregata, sia considerando le evidenze clinico-sanitarie descritte dalle informazioni registrate sia, quando possibile, individuando modelli predittivi statisticamente rilevanti che anticipino le necessità incombenti.

Si tratta di un’evoluzione dei sistemi sanitari che prevede di gestire e analizzare una mole importante di dati, anche in real-time, in un modo decisamente più avanzato rispetto all’attuale. Così, considerato che già oggi risulta difficile la connessione e la condivisione dei dati tra sistemi territoriali e ospedalieri, l’introduzione delle Case della Comunità e degli Ospedali della Comunità prevista dal PNRR rischia di peggiorare le cose.

È perciò necessario rafforzare l’infrastruttura tecnologica e gli strumenti per la raccolta, l’elaborazione, l’analisi dei dati e la simulazione.

Un’architettura di Data Lake specifica per i dati sanitari

IRIS for Health promette di offrire in tal senso, in maniera integrata, tutte le funzionalità che ruotano intorno al ciclo di vita dei dati: dalla raccolta e memorizzazione, all’interoperabilità fino all’elaborazione delle transazioni. Le applicazioni così create sono anche in grado di offrire funzionalità di analisi dei dati in real-time e analisi predittive attraverso algoritmi di Intelligenza Artificiale.

Con la piattaforma di InterSystem, infatti, è possibile creare un’architettura di Data Lake specifica per i dati sanitari che raccoglie l’enorme mole di dati eterogenei (strutturati e non strutturati) che una o più strutture sanitarie producono. A partire dal Data Lake è poi possibile abilitare strumenti di Advanced Analytics come applicazioni di Intelligenza Artificiale e Machine Learning che possono fornire strumenti di supporto clinico decisionale, agevolando il personale medico nel prendere decisioni informate e tempestive sui piani di cura e protocolli personalizzati.

In linea con il nuovo approccio data driven

Sulla base di IRIS for Health, InterSystems ha sviluppato HealthShare, una famiglia di soluzioni integrate per la sanità elettronica.
La suite comprende una Cartella Clinica Unificata che, all’interno di un unico ambiente coerente, raccoglie tutte le informazioni sanitarie provenienti da fonti diverse e permette di creare e gestire soluzioni per il Fascicolo Sanitario Elettronico in linea con le indicazioni normative del Ministero della Salute e dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID).

“La nostra offerta, e soprattutto il nostro approccio al mercato dell’Healthcare – ha concluso Cesare Guidorzi –, vogliono affrontare il nuovo paradigma sanitario data driven e connected care, proponendo soluzioni solide e affidabili in grado di gestire l’intero ciclo dei dati, l’integrazione e l’interoperabilità delle applicazioni e dei dati stessi. Fondamentali in un sistema sanitario frammentato come quello italiano”.

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