Health Technology

Cloud e Blockchain per l’eHealth del futuro

L’innovazione in sanità sta vivendo un periodo di grande fermento: anche grazie al PNRR, si punta a rendere finalmente operativi FSE, CCE, Telemedicina e molti altri settori della digital health. In questo scenario, la tecnologia Blockchain gioca e giocherà un ruolo sempre più cruciale in ambito eHealth, con il Public Cloud motore della sua crescente diffusione

Pubblicato il 05 Apr 2023

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La sanità è in affanno da tempo. La crisi pandemica ha messo in luce ancor di più le difficoltà sia nel panorama italiano che in quello mondiale.
La digitalizzazione della sanità rappresenta una soluzione efficace per invertire questa tendenza, portando a una riduzione dei costi, un aumento della produttività e all’incremento dei posti disponibili negli ospedali, favorendo lo sviluppo della medicina del territorio e le cure a casa.

Tutto ciò presuppone la creazione di un modello digitale di collaborazione a distanza, un ecosistema dove interagiscano più attori ed entità: pazienti, ospedali e aziende di cura private, medici di base e ospedalieri, mondo della ricerca, aziende farmaceutiche.

Quali soluzioni tecnologiche possono consentire di affrontare queste sfide?

Investimenti in sanità digitale, interoperabilità e sicurezza

La consapevolezza della necessità di investire nella digitalizzazione della sanità si sta diffondendo anche in Italia.
Secondo una ricerca dell’Osservatorio Sanità digitale del Politecnico di Milano, in collaborazione con FIASO, sulle Direzioni Strategiche delle strutture sanitarie italiane, il 60% degli intervistati manifesta l’intenzione di investire nella realizzazione della Cartella Clinica Elettronica. Seguono i sistemi per l’integrazione ospedale-territorio, in particolare la Telemedicina (rilevante per il 56% dei Direttori), e le soluzioni che consentono l’integrazione con sistemi regionali e nazionali come il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), prioritario per il 47%.
Tutte queste aree mettono in comunicazione attori che appartengono a organizzazioni differenti e prevedono la circolazione di informazioni sensibili: proprio per questa ragione, occorre garantire interoperabilità e livelli elevati di sicurezza.

Il PNRR, in questo momento, fornisce una grande opportunità all’Italia, mettendo a disposizione quasi 9 miliardi di euro per innovazione, ricerca e digitalizzazione del SSN, e 7 miliardi per lo sviluppo di reti territoriali e Telemedicina.

La tecnologia Blockchain aiuta a creare ecosistemi trusted

La Blockchain può essere impiegata per rendere sicure e affidabili le comunicazioni fra attori eterogenei, rimuovendo le sfide e i problemi derivanti dalla centralizzazione nelle tecniche attualmente in uso, grazie all’introduzione del concetto di decentralizzazione su cui questa tecnologia si basa.

Il principio di funzionamento della Blockchain prevede, infatti, la condivisione fra diversi attori di un database delle transazioni distribuito: le informazioni non vengono concentrate in un unico punto, rendendo più sicuro l’intero sistema e ostacolando la rottura dei meccanismi di interconnessione da parte di malintenzionati.
La realizzazione di un network distribuito punto-a-punto che non necessita di una terza parte che sovrintenda alle comunicazioni dovrebbe, d’altra parte, semplificare la realizzazione di un ecosistema dove partecipano più attori, spesso appartenenti a organizzazioni diverse.

La Blockchain si basa infatti sulla condivisione fra le diverse entità di best practice di sicurezza mirate in modo che i diversi utenti “parlino la stessa lingua”, interconnessi sulla base degli stessi standard tecnologici di riferimento. “Gli attori che partecipano alla Blockchain si asseverano gli uni con gli altri utilizzando gli stessi paradigmi tecnologici”, spiega Salvatore Ferraro, Head of presales di Westpole, solution provider che impiega la Blockchain nelle sue soluzioni tecnologiche avanzate, quali AI, IoT, e servizi di managed Cloud.

La tecnologia Blockchain, sviluppatasi nel banking, è ideale in contesti nei quali è cruciale creare ecosistemi trusted. Per questo, ha motivo di essere adottata nell’eHealth, dove il contesto si presenta ancor più complesso ed articolato a causa di un grande numero di entità e di attori coinvolti.

Blockchain e Public Cloud: binomio vincente per l’eHealth

Il connubio di Blockchain e Cloud rappresenta la base per il futuro dell’eHealth, contribuendo inoltre a sfatare il pregiudizio che il Public Cloud si scontri con il principio di sicurezza: “Il Public Cloud – sottolinea Ferraro – aiuta la diffusione di Blockchain, grazie alla granularità dell’offerta dei vari hyperscaler per poter diffondere i dati in maniera capillare. I diversi utenti e le organizzazioni facenti parte di questo specifico business possono, di conseguenza, accedere dinamicamente alle informazioni ed apportare le proprie all’interno dell’intero processo”.

Un esempio specifico è rappresentato proprio dalla Telemedicina, dove si devono affrontare complessità di tipo legale e policy stringenti per la fornitura del servizio, nel rispetto della privacy del paziente.
La tecnologia deve creare le condizioni per la trasmissione e la conservazione dei documenti, ottenere i feedback, e garantire la prosecuzione del dialogo a distanza fra medico e paziente.
“Il Public Cloud semplifica questa complessità e, grazie alla sua struttura granulare distribuita, agevola il trasferimento delle informazioni in sicurezza” – spiega Ferraro -. Lasciando aperta una sessione anche a grande distanza è possibile trasferire i dati in una cache locale rendendo più facile l’accesso per un’entità che si trova in una locazione lontana”.
Vengono così superati i problemi di latenza e di accessibilità al dato che sorgerebbero se le informazioni fossero concentrate in un unico data center.

Un altro importante ambito di applicazione è la creazione del Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), che racchiude tutta la storia sanitaria del paziente. Il FSE costituisce un patrimonio fondamentale, indispensabile per poter agire in maniera tempestiva a condizione di poter essere facilmente accessibile, pur garantendo sicurezza e privacy.
Più in generale, le cartelle cliniche elettroniche necessitano dell’adesione a uno standard internazionale di riferimento che solo un modello Blockchain utilizzato per l’autenticazione, la riservatezza e la condivisione dei dati può assicurare.

Altre applicazioni significative della tecnologia Blockchain possono essere il monitoraggio remoto di pazienti cronici o la tracciabilità dei farmaci, quest’ultima utile anche per rilevare i medicinali contraffatti nel sistema della catena di approvvigionamento.

Blockchain e Cloud nell’e-Health: la sfida da vincere

Il futuro dell’eHealth appare ormai sempre più legato al livello di maturità ed affidabilità raggiunto da Blockchain e Cloud. L’elevato livello di interoperabilità e sicurezza garantiti da questi paradigmi assieme ai comprovati vantaggi derivanti dalla loro adozione ne costituiranno in futuro i fattori abilitanti, così da dirimere l’esitazione, da parte di pazienti e istituzioni sanitarie, nel condividere le informazioni mediche in un ecosistema digitale – quale quello della sanità – intrinsecamente aperto a molti attori ed entità diverse.

Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Westpole

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