HPE (HP Enterprise) – in ambito Healthcare e non solo – punta molto sull’HPC (High Performance Computing), la tecnologia che “consente ai professionisti del settore sanitario e Life Sciences di elaborare i dati quasi in tempo reale e di generare informazioni che possono trasformare gli esiti dei pazienti”.
Con il proliferare del volume di dati a disposizione degli specialisti del settore sanitario e Life Sciences – sottolinea al proposito l’azienda – aumentano anche le opportunità di scoperte rivoluzionarie in grado di salvare vite. Ma il tempo è un fattore chiave. Nella Sanità, come nel settore Life Sciences, l’urgente bisogno di trovare risposte più velocemente, infatti, spinge a richiedere risorse di elaborazione sempre più potenti e specializzate.
L’High Performance Computing può aiutare gli operatori sanitari ad analizzare accuratamente i dati e a migliorare gli esiti per i pazienti, dalla scoperta di nuovi farmaci alla ricerca delle migliori opzioni terapeutiche su misura.
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Prepararsi al futuro con l’High Performance Computing: la vision di HPE
Secondo gli esperti di HPE, è il momento giusto, per le aziende della Sanità e non solo, per rivedere le risorse HPC attuali e riflettere sulle esigenze future. Anche se l’HPC è stato uno strumento utile in una vasta gamma di discipline sanitarie e del Life Sciences per diversi anni – spiega HPE – stanno emergendo nuove capacità e casi d’uso che ne aumentano ulteriormente il potenziale.
L’evoluzione simultanea dell’Intelligenza Artificiale e dell’ High Performance Computing consente di condurre ricerche utilizzando set di dati più grandi e diversificati che mai. I ricercatori possono anche indirizzare con maggiore precisione le loro ricerche, utilizzando l’AI per identificare le aree più promettenti per ottenere risultati utili.

Sul fronte clinico, l’High Performance Computing può sfruttare le innovazioni in materia di sicurezza e privacy dei dati per partecipare all’apprendimento federato. La tecnologia sicure enclave a livello di processore isola il codice e i dati quando vengono eseguiti su un server o un cluster HPC, proteggendoli da attacchi o accessi non autorizzati. I modelli di AI possono quindi essere eseguiti e addestrati in questi enclave sicuri prima di essere reintegrati per migliorare il modello dell’organizzazione senza doverlo spostare. Ciò aiuta a costruire modelli di AI più robusti, utilizzando dati provenienti da più luoghi, mantenendo i dati stessi al sicuro nei rispettivi repository. Consente anche a un numero maggiore di utenti di eseguire calcoli e simulazioni contemporaneamente.
L’HPC può ottimizzare anche i processi all’interno dell’ospedale, per esempio riducendo la durata della degenza dei pazienti e il turnaround dei letti attraverso diagnosi e trattamenti più accurati e tempestivi. Ciò migliora l’esperienza del paziente e aiuta a ridurre i costi. Ulteriori risparmi possono essere ottenuti utilizzando modelli di AI in esecuzione su HPC per ottimizzare le operazioni IT e l’utilizzo delle risorse.
High Performance Computing: esempi e vantaggi
I professionisti della Sanità e del Life Sciences – spiegano gli esperti HPE – hanno oggi a portata di mano più dati che mai. Offrendo accesso a molta più memoria e capacità di calcolo, l’elaborazione ad alte prestazioni (HPC) consente loro di elaborare questi dati praticamente in tempo reale, con vantaggi in molti ambiti applicativi. Tra questi, gli esperti HPE evidenziano che:
- Gli ospedali possono utilizzare sistemi edge come dispositivi indossabili e bedside per acquisire grandi volumi di dati sui pazienti. I sistemi HPC nel cloud ibrido analizzano ed elaborano quindi questi dati in tempo reale, generando informazioni su cui il personale medico può agire immediatamente per trasformare i risultati dei pazienti;
- I ricercatori, per l’individuazione di nuovi farmaci, solitamente iniziano il loro processo identificando i target dei farmaci, come le proteine, tramite la genomica. Utilizzando l’ High Performance Computing e la microscopia crioelettronica (cryo-EM) possono costruire un modello 3D di una proteina e usarlo per testare farmaci candidati a piccole molecole. Questa modellazione rappresenta un metodo molto più efficiente rispetto ai metodi tradizionali, consentendo di introdurre più velocemente, nelle sperimentazioni cliniche, i farmaci che cambiano la vita ai pazienti;
- In genomica, i sistemi HPC ad alto rendimento hanno reso possibile per governi ed enti di ricerca di eseguire programmi di sequenziamento su larga scala. Questi studi nazionali seguono decine di migliaia di persone e svelano informazioni sugli effetti del genoma sui risultati sanitari. Programmi di queste dimensioni erano inimmaginabili prima dell’emergere del sequenziamento genomico basato sull’ High Performance Computing.

Le soluzioni: la piattaforma HPE GreenLake
In ambito HPC, HPE propone la piattaforma “edge to cloud” HPE GreenLake: pronta per sfruttare la potenza dell’AI, aiuta le aziende a mettere in atto la propria strategia di cloud ibrido consentendo di gestire dati e applicazioni ovunque risiedano (edge, colocation, data center) in connessione con il cloud pubblico.
Come sottolineato da HPE, la piattaforma GreenLake mette a disposizione funzionalità comuni per l’azienda, l’IT e i team di dati, contribuendo a eliminare l’esigenza di realizzare cloud privati personalizzati per ogni applicazione o servizio. Essa, infatti, collega i repository di dati e le operazioni IT tra data center, strutture in colocation e cloud. In tal modo, più team possono accedere ai dati, mentre i team ITOps assumono il controllo della gestione di ambienti ibridi e multicloud.
Principali funzionalità
Di seguito, le funzioni basilari di questa piattaforma di cloud ibrido:
• operatività di dati e AI nel cloud ibrido: collega e unifica i dati, rende operative l’AI e il machine learning negli ambienti ibridi, usa in modo sicuro i dati e l’AI e controlla i costi di gestione e archiviazione;
• estensione dell’agilità del cloud: consente di realizzare un cloud privato moderno che si collega ai propri cloud pubblici e porta l’esperienza cloud negli ambienti IT;
• semplificazione delle operazioni di cloud ibrido: permette di ottenere tracciabilità, efficienza energetica, governance, sicurezza, compliance e prestazioni più rapide con il supporto di AIOps.
Caratteristiche peculiari e vantaggi
Diversamente dalle offerte della concorrenza – fanno notare gli esperti HPE – la piattaforma GreenLake supporta visibilità e gestione multivendor, ibrida e multicloud.
HPE GreenLake è basata su software e propone una serie comune di funzionalità self-service, tra cui:
- autenticazione degli utenti;
- controllo degli accessi in base al ruolo;
- preventivi e ordini dei servizi;
- flussi di lavoro dei provider di servizi gestiti;
- misurazione e fatturazione;
- assegnazione di tag;
- gestione dell’inventario;
- notifiche;
- standard API e CLI;
- Sustainability Insight Center.
I servizi cloud non devono ricreare le funzionalità già esistenti. Sono progettati per semplificare notevolmente le operazioni iniziali, consentendo alle ITOps di concentrarsi su attività di maggior valore.
Tra i vantaggi offerti dalla piattaforma:
- esperienza cloud unificata per l’azienda e i team ITOps, DevOps e FinOps;
- protezione dei dati e resilienza aziendale con un’architettura di piattaforma Zero Trust e un modello di responsabilità condivisa;
- integrazione con le soluzioni ISV e le offerte dei partner;
opzioni completamente gestite per la protezione, l’automazione e la centralizzazione delle operazioni.