Negli ultimi anni, abbiamo assistito a una forte accelerazione dell’adozione del Cloud Computing in Sanità. Come noto, infatti, il Cloud rappresenta uno dei principali abilitatori d’innovazione e trasformazione digitale dell’assistenza sanitaria, capace di migliorare l’esperienza di utenti e pazienti e i risultati clinici attraverso l’uso avanzato dei dati e tecnologie innovative, quali, ad esempio, l’Intelligenza Artificiale.
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I vantaggi del Cloud in Sanità
Chi sceglie di fare affidamento alle piattaforme e alle soluzioni dei cloud provider rispetto a un data center on premise, considera prioritario il vantaggio in termini di gestione operativa e a livello di investimento tecnologico.
Grazie all’elevato livello di sicurezza, elemento prioritario nella gestione di dati sensibili in Sanità, ma anche alla performance elevata, alla scalabilità e alla modularità dei servizi offerti dal modello as-a-service, infatti, le strutture sanitarie possono adattarsi rapidamente ai cambiamenti richiesti al loro interno, supportando l’adozione di nuove tecnologie e la continua richiesta di capacità operative e computazionali.
Cloud, data driven e Intelligenza Artificiale
Non si tratta però solo di un cambiamento tecnologico: l’introduzione del Cloud in Sanità, infatti, richiede un ripensamento dei modelli organizzativi e dei processi interni, oltre a una vera e propria evoluzione culturale all’interno delle strutture.
In un’epoca in cui i dati sono al centro di ogni decisione strategica, l’adozione di tecnologie data-driven è inevitabile, sostenuta peraltro dalla crescente potenza dell’Intelligenza Artificiale Generativa, che sta già dimostrando il suo impatto sulle attività diagnostiche e terapeutiche.
Dati sanitari e immagini diagnostiche accessibili ovunque e in tempo reale
Inoltre, uno dei principali vantaggi del Cloud Computing, oltre alla possibilità di avere un back up dei dati che potrebbero invece essere modificati localmente, è l’opportunità di accedere ai dati sanitari in qualsiasi momento e da qualsiasi luogo.
Medici, infermieri e gli altri operatori sanitari possono consultare le informazioni cliniche dei pazienti, compreso le immagini diagnostiche, in tempo reale, indipendentemente dalla loro posizione geografica.
Ad esempio, un chirurgo in sala operatoria può accedere a risultati di esami radiologici o a note cliniche in pochi secondi, facilitando decisioni rapide e informate.
La capacità di raccogliere, analizzare e interpretare grandi quantità di dati sanitari in tempo reale, infatti, permette una diagnosi più precisa e percorsi di cura personalizzati, contribuendo a migliorare concretamente la salute dei pazienti.
La soluzione: Philips HealthSuite Imaging su AWS
Philips sta puntando e investendo molto nel Cloud per la Sanità, ambito nel quale ha un know how consolidato, in particolar modo nell’archiviazione e gestione del workflow del dato imaging.
Negli ultimi 12 mesi, ad esempio, ha gestito oltre 313 milioni di nuovi esami di imaging, di cui 27 milioni in Cloud, archiviando e gestendo nella sua suite PACS Cloud, ossia Philips HealthSuite Imaging, oltre 238 milioni di esami di diagnostica per immagini. A questo si aggiunge una partnership consolidata con la piattaforma cloud Amazon Web Services (AWS).
Philips HealthSuite Imaging su AWS punta ad offrire ai radiologi un approccio diagnostico integrato per dare ai medici la possibilità di migliorare i flussi di lavoro e di accedere più rapidamente alle immagini da qualsiasi luogo, con maggior efficienza ed efficacia lungo tutto l’iter di cura, dalla diagnosi alle opzioni di trattamento e al follow-up.
Questa esperienza e know how in ambito Enterprise Informatics e in ambito Cloud – sottolinea Philips – dà la possibilità, per esempio, di supportare le strutture sanitarie nell’implementare progetti molto complessi, magari con tempistiche di realizzazione sfidanti e ambiziose come si stanno rivelando quelle di alcuni progetti finanziati dal PNRR.
Philips HealthSuite Imaging su Amazon Web Services (fonte: AWS)
Philips HealthSuite Imaging: caratteristiche, funzionalità e vantaggi
Philips HealthSuite Imaging – spiega Philips – è un PACS basato su Cloud di nuova generazione che consente a radiologi e medici di:
- adottare nuove funzionalità più rapidamente;
- contribuire a migliorare l’efficienza operativa;
- potenziare l’assistenza ai pazienti.
HealthSuite Imaging su Amazon Web Services (AWS) offre funzionalità quali:
- accesso remoto ad alta velocità per la lettura diagnostica;
- reportistica integrata e gestione del flusso di lavoro abilitata all’Intelligenza Artificiale;
- Sicurezza tramite il Cloud per semplificare l’onere della gestione IT.
Uno degli obiettivi cardine di Philips HealthSuite Imaging è il miglioramento dell’esperienza del radiologo. In tal senso – spiega Philips – l’area di lavoro diagnostica di HealthSuite Imaging semplifica l’interpretazione e la segnalazione degli studi in un’unica applicazione, potenziata tramite Intelligenza Artificiale, consentendo al contempo un’elaborazione sofisticata delle immagini e la semplificazione dei flussi di lavoro clinici.
La natura basata sul Cloud di HealthSuite Imaging offre un accesso più rapido agli studi medici sia dall’Ospedale che da sedi remote. Le strutture sanitarie, inoltre, facendo uso di una piattaforma di archiviazione sicura e ospitata nel Cloud, hanno anche l’opportunità di ridurre i costi di gestione hardware e IT che, altrimenti, dovrebbero sostenere presso le loro sedi.
Si ringrazia Roberta Ranzo – Business Leader Enterprise Informatics Philips Italia, Israele e Grecia – per le informazioni e la collaborazione fornite alla redazione HealthTech360 in fase di stesura dell’articolo