La trasformazione digitale di qualsiasi organizzazione comprende lo sviluppo, abilitato dalla tecnologia, di nuovi processi e strumenti di comunicazione e collaborazione.
In azienda, tutto il tema dello smart e dell’hybrid working resterebbe sulla carta se non fosse assistito da piattaforme di comunicazione (multicanale) unificate, e lo stesso vale – con tutte le peculiarità del caso – per l’ecosistema delle strutture sanitarie.
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La comunicazione moderna per gli operatori sanitari
Gli operatori sanitari che possono contare su modalità di comunicazione e di collaborazione basate su canali digitali, dispositivi mobile e modalità di interazione sincrone o asincrone, lavorano meglio, sono più produttivi e gestiscono meglio i pazienti.
Al contrario, una comunicazione non ottimale ostacola la gestione delle emergenze, che purtroppo fanno parte della pratica clinica, può portare a diagnosi errate, trattamenti ritardati, scarso coordinamento tra i professionisti e patient experience traumatiche causate anche da una forte discontinuità assistenziale, con pazienti costretti ad attese insostenibili, ritardi e modifiche di programma anche solo per un cambio di reparto o di presidio.
Oltre che sui pazienti e sulla loro salute, le inefficienze si ripercuotono anche su chi gestisce la struttura, con costi fuori controllo a fronte di un’efficienza scarsa e un grado di soddisfazione dei pazienti rivedibile. In termini sistemici, si parla spesso di scarsità di personale clinico e del costante aumento del carico di lavoro amministrativo: se a fronte di ciò, i processi e i sistemi di comunicazione e di collaborazione non sono ottimali, gli effetti possono essere devastanti sia sull’efficienza della struttura che sulla salute.
La soluzione e le sfide del digitale
La strada corretta è l’investimento in soluzioni digitali di comunicazione e collaborazione sanitaria. A testimonianza della sua attualità, tutto il tema della telemedicina, compreso il monitoraggio e i teleconsulti, rientra in quest’ambito.
Tuttavia, la Sanità è un mondo molto complesso, e questa complessità genera delle sfide specifiche anche in ambito di digitalizzazione, che per quanto di stretta attualità segue un processo di adozione più lento rispetto a tanti altri verticali. C’entra di sicuro un tema culturale, con iniziative di digitalizzazione che vengono talvolta vista con scetticismo dal personale di prima linea, ma è anche (e soprattutto) la frammentazione e la complessità dei sistemi informativi ospedalieri, con dati rigorosamente nei loro silos, a bloccare la comunicazione, a frammentare i workflow, a creare tutte le sfide di cui sopra e, oltretutto, a rendere complessa l’introduzione di nuove soluzioni moderne. Queste, oltretutto, devono garantire la migliore user experience possibile per accelerare il percorso di adozione e superare le inevitabili resistenze.
L’ipotesi di sviluppare una soluzione di comunicazione e collaborazione sanitaria in modalità totalmente custom rischia di non essere sostenibile. La strada migliore è quella che unisce la standardizzazione e la flessibilità, adeguandosi alle fattispecie e ai processi clinici concreti con un time to market molto ridotto e forti capacità di integrazione con l’ecosistema esistente, che come visto può essere molto complesso e stratificato negli anni.
Comunicazione e collaborazione sanitaria: le soluzioni Ascom
Tra i player che forniscono soluzioni specifiche negli ambiti della comunicazione e collaborazione sanitaria, Ascom adotta l’approccio di cui sopra.
L’azienda, che si pone nell’ottica dell’interlocutore unico per la trasformazione digitale in sanità, ha infatti sviluppato Ascom Healthcare Platform, una piattaforma di soluzioni standard (7, in particolare), che corrispondono ai principali use case e aiutano gli operatori sanitari a efficientare i processi, a garantire un’esperienza migliore ai pazienti, a ridurre i costi sanitari e a determinare migliori esiti di salute. Tutto ciò, attraverso un approccio moderno di comunicazione e collaborazione digitale tra i pazienti e tutti i professionisti coinvolti.
Queste soluzioni, sia pur basate su un approccio standard, sono flessibili e possono essere adattate all’unicità di ogni struttura sanitaria. Non vanno inoltre considerate come gli ennesimi silos che creano ulteriore complessità, ma come soluzioni modulari, scalabili, aperte e interoperabili, con una matrice comune (AHP, Ascom Healthcare Platform) e capacità di integrazione con l’ecosistema informativo esistente.
Per quanto concerne i casi d’uso concreti, Ascom offre una soluzione specifica per la gestione efficiente dei team di intervento. Di fronte a un’emergenza di qualsiasi natura, il personale infermieristico può inoltrare i dati anomali ai medici che, tramite dispositivo mobile, possono allertare immediatamente il loro team di risposta rapida inoltrando notifiche prioritarie a tutti i professionisti coinvolti. Altre soluzioni interessanti sono i sistemi di chiamata intelligente degli infermieri, che permettono una comunicazione diretta tra questi e il paziente, oppure sistemi di monitoraggio clinico, che permettono ai medici di verificare in tempo reale – tramite dashboard realizzate ad hoc – i dati dei pazienti e consentono di prendere decisioni comunicandole immediatamente agli infermieri, anche a distanza.
Non mancano soluzioni specifiche per il coordinamento delle cure e per la sicurezza del personale, fino ad arrivare a veri e propri sistemi di supporto alle decisioni cliniche (CDSS) che comunicano direttamente le anomalie riscontrate a medici e infermieri, permettendone l’interazione per una risoluzione rapida del caso.
Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Ascom
