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Data-driven Health: soluzioni e software per la trasformazione digitale nella Sanità

L’approccio data-driven è destinato a ridisegnare il futuro del comparto sanitario. Tuttavia, per la sua piena realizzazione, occorrono strumenti e applicazioni innovative, efficienti e semplici da usare, che possano agevolarne l’adozione

Pubblicato il 02 Nov 2023

Data-driven Health

Nel percorso di trasformazione digitale, la Sanità sembra aver trovato una modalità per guardare con più fiducia al futuro: il modello guidato dai dati. Nella cosiddetta Data-driven Health, infatti, risiede molto più di un semplice approccio operativo nella gestione del paziente: è una ridefinizione di tutto il settore secondo regole, principi e valori del tutto nuovi.

È il paziente al centro della scena, le sue informazioni che imparano a muoversi con rapidità, gli applicativi che iniziano a dialogare, le diagnosi che si fanno più veloci, le pratiche più snelle, le incombenze amministrative meno pesanti. È un patient journey che si evolve in un rapporto sempre più stretto con le strutture sanitarie, dove l’efficienza vince sulla frammentazione e la destrutturazione dei dati, verso un Next Normal fatto di elaborazioni sempre più precise, efficaci e proattive.

La piena realizzazione di questo “nuovo mondo”, però, ha ancora bisogno di una spinta. “E la tecnologia – ricorda Massimiliano Tacconi, Healthcare Director di 4wardPRO, pluripremiato partner Microsoft con una suite dedicata al mondo Healthcare – ha già nel cassetto soluzioni e software in grado di imprimere un nuovo corso agli eventi”.

Data-driven Health, la nuova sfida per la Sanità 

Non è un caso che la Data-driven Health rappresenti l’immagine concreta del futuro del comparto sanitario. Proprio nei dati si nasconde, infatti, la criticità più pressante che oggi soffoca il settore: davanti a una smisurata abbondanza di informazioni – tra cui cartelle cliniche, lastre radiografiche, registrazioni video, referti di analisi, dati provenienti dai vari dipartimenti, fotografie, fascicoli sanitari, flussi informativi da dispositivi wearable – un efficace data management diventa un compito sempre più arduo da concretizzare.

Organizzare e categorizzare le informazioni, permettere il dialogo fra i sistemi e consentire ricerche fra i dati senza ridondanze e sprechi di risorse, resta infatti uno scoglio arduo da superare, se non agevolato dal giusto approccio e da strumenti più adeguati.

Qual è, dunque, il valore aggiunto della Data-driven Health? Questo approccio supera la destrutturazione tipica del modello analogico attraverso la completa digitalizzazione dei processi clinici operata mediante soluzioni adeguate. Lo scopo è ottenere dati affidabili, veritieri e in “tempo reale”, da sottoporre a un’archiviazione e una conservazione efficiente in grado di facilitarne la visione complessiva e la gestione avanzata.

È il pieno superamento della “logica a silos”, in un nuovo ecosistema che considera il dato come un vero e proprio asset aziendale. Il suo valore, in particolare, cresce proporzionalmente alla facilità con cui si riesce ad accedervi, ragion per cui uno data storage scalabile e flessibile diventa un fattore sempre più abilitante non solo in termini di business, ma anche per l’innalzamento della qualità del servizio medico.

Data-driven Health, il ruolo chiave dell’interoperabilità dei sistemi 

“Il vero problema – spiega Tacconi – è che, storicamente, i sistemi storage legacy sono caratterizzati da una forma di separazione fra i dati, i quali vengono immagazzinati in silos variamente distribuiti, con la conseguente difficoltà di gestione, un complicato accesso alle informazioni e pesanti rischi in termini di sicurezza. Parallelamente, le diverse strutture, e spesso anche i singoli dipartimenti, si affidano ad applicazioni differenti per espletare le varie funzionalità gestionali e per elaborare i dati a scopo diagnostico”.

Risultato: la tecnologia tradizionale è stata spesso causa di rallentamenti nella diagnosi, problemi in termini di decisioni mediche e difficoltà di comunicazione fra unità operative, con esiti che si possono facilmente immaginare.

In questo quadro di mancata integrazione tecnologica, la crescente “montagna” di Big Data sanitari è diventata fonte di numerose altre problematiche. Fra tutte, l’impossibilità di gestire l’invio dei referti a livello regionale e nazionale nel rispetto dei protocolli e la massiccia esposizione a importanti attacchi informatici. “Ne consegue – puntualizza Tacconi – che solo strumenti in grado di concretizzare la piena interoperabilità dei sistemi, rendendo i dati disponibili a tutti gli attori coinvolti ed efficientando le procedure, possono rappresentare la soluzione. Ed è a questo che mira, appunto, l’implementazione di una vera Data-driven Health”.

Data-driven Health, soluzioni e software per la trasformazione digitale 

Offrire alle strutture sanitarie pubbliche o private gli strumenti per un approccio in cui il paziente è al centro, riducendo così il tempo degli operatori clinici in attività amministrative, è uno dei principali obiettivi delle soluzioni Data-driven Health. Per agevolare questa trasformazione, però, è consigliabile dotarsi di alcuni strumenti fondamentali.

SISTEMA DI GESTIONE DEI DATI 

Un sistema di gestione dei dati, che nella fattispecie sanitaria assume la veste di un Clinical Data Repository, è una piattaforma centralizzata che consente, in modo semplice e omogeneo, l’accesso alle informazioni e agli eventi clinici dei pazienti. Si tratta di uno strumento chiave del percorso di implementazione della Data-driven Health, perché è qui che si concentrano, si consultano e si gestiscono i documenti sanitari.

Grazie a questo strumento, le organizzazioni sanitarie rendono effettivamente interoperabili tutti i sistemi dei vari dipartimenti e le relative informazioni, in modalità sicura e nel formato corretto, facilitando in modo radicale il patient journey e permettendo di individuare più facilmente i migliori percorsi di diagnosi e di cura.

“4wardPRO, ad esempio, dà voce a questa esigenza con la soluzione H-Connect” spiega Tacconi. Si tratta di un software certificato come dispositivo medico e disponibile su MePA, grazie al quale le organizzazioni sanitarie possono ottimizzare i flussi informativi e accedere facilmente alle informazioni e agli eventi clinici dei pazienti in modo semplice e omogeneo attraverso un’unica piattaforma centralizzata.

Considerato, poi, che le aziende ospedaliere pubbliche e private hanno la necessità di condividere le informazioni mediche tra le diverse unità operative, nonché gestire l’invio dei referti a livello regionale e nazionale, nel rispetto dei protocolli, la soluzione H-Connect permette, mediante connettori ad hoc, di integrare i sistemi informativi dipartimentali garantendo lo scambio dei dati clinici relativi ai pazienti, in modalità sicura e nel formato corretto”.

SOLUZIONE DI FIRMA DIGITALE 

Davanti agli standard di creazione del Fascicolo Sanitario Nazionale, che prevedono che il referto sia sempre firmato digitalmente, si scontra diffusamente l’arretratezza tecnologica di molti sistemi dipartimentali, i quali peccano spesso di mancanza di integrazione fra applicazioni IT. Questo rende necessaria una soluzione evoluta che consenta in tempi rapidi di creare documenti a norma, riducendo così tempi e costi legati alla compliance normativa.

“A questo scopo 4wardPRO ha ideato H-Sign, la soluzione che consente alle organizzazioni sanitarie di predisporre rapidamente i referti da pubblicare sul Fascicolo Sanitario Elettronico, attraverso una piattaforma centralizzata che riduce al minimo il tempo richiesto da tutte le attività amministrative”, sottolinea Tacconi.

Più in dettaglio, si tratta di un applicativo finalizzato alla gestione di tutti i documenti che richiedono la sottoscrizione del medico, con conseguente riduzione di tempi e costi legati alla compliance normativa. Le funzionalità mirano a soddisfare tutte le principali esigenze di gestione:

  • semplificazione del processo di creazione del documento PDF in formato A3
  • razionalizzazione dei flussi di invio dei referti firmati al Fascicolo Sanitario e/o al sistema di conservazione sostitutiva
  • un’unica autenticazione per accedere ai sistemi
  • integrazione con i diversi sistemi di firma digitale in uso presso le organizzazioni sanitarie
  • possibilità di firmare contemporaneamente, da parte del medico, più documenti in un’unica sessione di lavoro con la multi-selezione
  • disponibilità di un cruscotto operativo in cui sono riepilogate le attività svolte o da eseguire, con il relativo stato.

“L’adozione di questa soluzione – prosegue – consente non solo di rispondere alle normative di compliance, ma anche di realizzare una visione fondata sulla centralità del paziente: i professionisti possono infatti investire più tempo in diagnosi e percorsi di cura, perché gli adempimenti amministrativi vengono semplificati grazie a una piattaforma dedicata. In questo modo, è possibile adattarsi agli standard indicati dalla legge ed effettuare la conservazione sostitutiva”.

SOLUZIONE PER L’UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO

Avvicinarsi ai pazienti e dare loro accesso in modo semplice e veloce a tutte le informazioni necessarie per richiedere una prestazione, soddisfare una richiesta di dati o avere chiarimenti sui servizi è un’esigenza sempre più sentita nell’ottica di un approccio paziente-centrico e di un crescente dialogo Sanità-cittadino.

Soddisfare questa necessità, tuttavia, impone alla struttura sanitaria di dotarsi di una soluzione integrata per gli Uffici Relazioni con il Pubblico (URP), così da garantire l’accesso a un patrimonio informativo sempre aggiornato e controllato: un database unico, compatibile e integrato con i sistemi esistenti, in grado di garantire il pieno supporto al paziente attraverso una user experience semplice e intuitiva.

“4wardPRO ha una soluzione anche per questo – conclude Tacconi – si tratta di H-Desk, lo strumento specificamente studiato per agevolare gli URP nella gestione del loro rapporto diretto con il paziente. Grazie a essa, le strutture sanitarie possono fare affidamento su informazioni sempre sincronizzate, accessibili attraverso un’unica interfaccia e a disposizione dell’Ufficio per aiutare il paziente durante la prenotazione della visita, l’espletamento della pratica o l’erogazione dell’informazione richiesta”.

Data-driven Health, il futuro è nelle tecnologie più evolute 

Adottare soluzioni tecnologiche innovative ed evolute di Data-driven Health, alla luce delle potenzialità già oggi in campo anche grazie a 4wardPRO, significa rivoluzionare nel profondo il lavoro sanitario. Grazie a questi strumenti, infatti, da un lato si realizza pienamente la capacità di implementare quell’approccio paziente-centrico cui il mondo Healthcare ormai tende da tempo, e dall’altro gli operatori sanitari possono investire più tempo in diagnosi e percorsi di cura, affidando le incombenze amministrative e a minor valore all’IT.

La tecnologia oggi può garantire non solo la tanto agognata interoperabilità dei dati – puntualizza Tacconi – ma è in grado di esaudire tutte le necessità su cui si fonda una perfetta gestione del patient journey: dall’ottimizzazione dei i flussi informativi allo snellimento dei processi, sino all’integrazione tecnologica di tutti i sistemi all’interno dell’organizzazione, l’interazione compliant con il Fascicolo Sanitario Elettronico e la piena conformità al GDPR, a tutela della privacy del paziente”.

Ma quale direzione prenderà in futuro l’ecosistema Health? Da un punto di vista strettamente tecnico, l’evoluzione della Data-driven Health farà sempre più affidamento anche su un intero “universo” di nuove frontiere tecnologiche. Si tratta di quell’ultima frontiera che si concretizza in una declinazione futuribile agevolata dalle tecnologie di stampo più evoluto e intelligente: Machine Learning, Robotic Process Automation, Deep Learning, Artificial Intelligence (AI) sono tutti scenari che nascondono potenzialità di grande impatto, sino all’abilità di leggere i dati in modo inedito per curare malattie, gestire i trattamenti e migliorare l’assistenza ai pazienti.

In questo quadro, l’integrazione dei flussi informativi unita all’intelligenza delle nuove soluzioni, in un contesto che amalgama cure, imaging e competenze AI, consentirà sempre più di migliorare il rilevamento e la conoscenza delle malattie per offrire un miglior patient journey, con una maggior velocità di diagnosi e trattamento.

Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con 4wardPRO

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