La Sanità Digitale in Italia si trova in una fase cruciale. Innovazioni tecnologiche e processi digitali sempre più avanzati promettono di rivoluzionare, anche grazie alla spinta del PNRR, il panorama sanitario, migliorando l’efficienza e l’efficacia del Sistema Sanitario Nazionale.
Ma è sufficiente concentrarsi sulla tecnologia o sui processi operativi per migliorare il sistema sanitario sul valore e la fiducia nella Sanità dei cittadini e pazienti?
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L’umanesimo digitale “integrato”
La risposta risiede in un approccio che integri la tecnologia abilitante con i processi operativi, le capacità relazionali e gli spazi fisici ospitanti, adottando un approccio sistemico che chiamiamo umanesimo digitale “integrato”.
La vera innovazione richiede un cambiamento di paradigma: passare dalla semplice digitalizzazione a un’esperienza integrata e multicanale, che parta dall’analisi partecipativa di tutti gli attori (anche grazie al service design) e valorizzi le relazioni tra pazienti, professionisti sanitari e organizzazioni.
La fiducia come obiettivo della Sanità del futuro
La generazione di fiducia è il cuore di qualsiasi sistema sanitario efficace. Nella relazione di servizio e clinica, è fondamentale che il cittadino e paziente si senta compreso, rispettato e supportato. La gestione relazionale dell’esperienza è quindi cruciale per costruire un rapporto solido e duraturo tra le organizzazioni sanitarie e gli individui.
Occorre innovare il marketing e la comunicazione sanitaria basati sui dati e sulla ricerca scientifica (“science & data driven”). Questo approccio è indispensabile in un contesto in cui l’infodemia e le fake news possono generare sfiducia e disorientamento. Non significa solo informare, ma anche costruire un dialogo autentico e bidirezionale che tenga conto delle esigenze e delle emozioni del paziente.
Sanità: fiducia, relazione, empatia e rispetto per la dignità umana
Nel 2025, l’obiettivo a portata di mano è integrare l’innovazione digitale multicanale in Sanità con i principi dell’umanesimo.
Questo significa creare una patient experience & trust management che non si limiti alla trasparenza dei dati o all’accesso alle informazioni, ma che si concentri sulla misurazione e generazione di fiducia, sulla relazione, sull’empatia e sul rispetto per la dignità umana.
La tecnologia non è un fine, ma uno strumento per migliorare la qualità della cura e il benessere globale dei cittadini.
Un esempio concreto: CVrisk-IT
Un progetto emblematico di questa visione è la prevenzione, come CVrisk-IT, progetto pubblico a supporto della Rete Cardiologica IRCCS. Lo studio coinvolgerà 30mila cittadini sani tra i 40 e gli 80 anni, con l’obiettivo di identificare nuovi modificatori di rischio cardiovascolare.
Questo progetto pone al centro la sensibilizzazione e la prevenzione, dimostrando come la relazione che metta al centro i reali bisogni dei cittadini (di corretta informazione, di evidenze, ecc.) basata su dati scientifici possa generare consapevolezza (cioè la base per la prevenzione primaria) e fiducia nella Sanità.
Il ruolo della gestione della relazione
Una delle innovazioni di CVrisk-IT è l’implementazione di un nuovo sistema relazionale multicanale che punta a trasformare il modo in cui le organizzazioni sanitarie (di solito) interagiscono con i cittadini, passando da una comunicazione unidirezionale ad una relazione partecipativa e personalizzata.
Questo modello è cruciale per costruire un rapporto di fiducia duraturo e per affrontare le sfide poste dalla mancata consapevolezza del rischio cardiovascolare.
Uno degli elementi di valore aggiunto di questo progetto è l’advisory board, coordinato dal ricercatore Eugenio Santoro, esperto di comunicazione digitale in sanità (e tra le firme di HealthTech360, ndr.), che garantisce la validazione scientifica dei contenuti e delle strategie di engagement.
Questo approccio assicura che il dialogo con i cittadini sia basato su evidenze scientifiche solide e che le iniziative siano mirate a creare fiducia e consapevolezza.
Al centro la persona, le sue emozioni e la fiducia nella Sanità
L’umanesimo digitale integrato e multicanale rappresenta la chiave per il futuro della Sanità Digitale in Italia. Non si tratta solo di innovazione tecnologica, ma di una rivoluzione culturale che metta al centro la persona, le sue emozioni e la fiducia nel sistema sanitario, mentre il progresso tecnologico avanza. Il 2025 potrebbe regalarci questo cambiamento, purché siamo disposti a lavorare in maniera multidisciplinare, valorizzando le competenze di molteplici figure professionali per gestire la complessa relazione con cittadini e pazienti, fra le dimensioni dell’umano e le potenzialità della tecnologia.