L’ultima relazione dell’Osservatorio Europeo delle Droghe e delle Tossicodipendenze segnala un’ampia disponibilità di cocaina sul mercato europeo, con segni di crescita nei Paesi in cui era finora poco comune. Il numero e la quantità dei sequestri di cocaina hanno raggiunto i livelli più alti mai registrati.
In Italia, si è arrivati ad 8000 sequestri in un anno per un totale di oltre 3600 Kg di cocaina, con un valore economico medio di mercato di 200 milioni di euro (il prezzo della cocaina varia da 30 a 80 euro al grammo di sostanza).
Il traffico di cocaina è un grave problema di salute pubblica ma può essere affrontato avvalendosi di strumenti innovativi basati su tecnologie digitali, come dimostrano, ad esempio, i risultati di una ricerca scientifica coordinata da chi scrive.
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Traffico di cocaina: un’emergenza di sanità pubblica
Circa il 33% degli utenti presi in carico dal SSN in un anno per consumo di droghe è un consumatore di cocaina. Di questi, circa il 3% ne fa uso per via parenterale. L’epatite virale, causata dal virus dell’epatite C, mostra una prevalenza elevata in tutta Europa tra i consumatori di stupefacenti per via parenterale e, in Italia, è superiore al 50%
(dati: Relazione Europea sulla droga – 2021).
Sappiamo, inoltre, che le persone affette dal virus dell’epatite C cronica sono a rischio di cirrosi e cancro del fegato e possono trasmettere il virus ad altre persone tramite lo scambio di oggetti o altro materiale che è stato a contatto con il loro sangue. I dati relativi ai servizi di trattamento delle tossicodipendenze, agli accessi ospedalieri in emergenza e ai decessi indotti da cocaina, dimostrano che questa sostanza sta assumendo un’importanza crescente nello scenario drammatico del consumo di stupefacenti in Europa.
Le informazioni derivate dall’analisi delle acque reflue comunali, in 45 città d’Europa, rivelano un incremento dei residui di cocaina nel 60% di queste.
Il mercato della cocaina, inoltre, sembra costituire un importante fattore alla base degli episodi di violenza correlati al consumo di droga.
Intelligence e traffico di cocaina: i limiti del controllo tradizionale
Le azioni di intelligence per il contrasto al traffico di droga sono abitualmente basate su informazioni circostanziali e dati testimoniali derivanti dalle operazioni di polizia durante le fasi di indagine e sequestro. Una volta sequestrato il carico, si aggiungono le risultanze delle analisi di laboratorio fatte sui campioni di droga. Si tratta di analisi per produrre un profilo chimico, solitamente di tipo cromatografico. L’esito è l’identificazione del principio attivo della sostanza per riconoscerla e classificarla come stupefacente e solo talvolta si fa la quantificazione di componenti chimiche maggiori e minori presenti all’interno del campione sequestrato per definirne un profilo completo.
Anche quando si abbia interesse ad ottenere un profilo chimico completo – che è come un’impronta digitale del campione – raramente si arriva ad un confronto tra profili chimici di vari sequestri per delineare i flussi di spaccio valutando le somiglianze tra i campioni di droga. Ciò impedisce una mappatura in tempo reale del traffico di cocaina e delle relazioni tra sequestri, informazioni che potrebbero invece indirizzare in modo tempestivo e mirato le attività di intelligence e di contrasto al traffico.
Intelligenza artificiale per la lotta al traffico di stupefacenti
Esistono soluzioni innovative per supportare le azioni di polizia nella lotta al traffico di cocaina?
Qualche anno fa, chi scrive ha coordinato un progetto di ricerca internazionale nella lotta al traffico di stupefacenti chiamato PRIDE (Profiling Relations In Drug-trafficking in Europe).
Si è trattato di un progetto riguardante la creazione di un sistema di intelligenza artificiale basato sul web – realizzato allo scopo di supportare le attività di polizia contro il traffico di cocaina – partendo dalla profilazione chimica di campioni provenienti da grandi sequestri.
Sono stati utilizzati profili chimici completi di cocaina sequestrata per addestrare algoritmi di machine-learning capaci di processare grandi quantità di campioni.
Le sostanze chimiche per il profiling della sostanza su cui il sistema è stato addestrato sono varie e includono solventi, alcaloidi e metalli che possono provenire da fonti molto diverse come le materie prime della pianta di coca, il processo di laboratorio per la produzione della cocaina e le procedure di taglio a diversi livelli della catena di spaccio.
Prospettive della ricerca e future applicazioni
Il sistema PRIDE è come un analista molto intelligente e con capacità sovrumane.
Può raccogliere ed elaborare grandi quantità di informazioni mettendole in correlazione.
Ci sa dire quanto siano simili i campioni di droga e quanto sia probabile che condividano un’origine o un processo di preparazione comuni.
Può ricevere, nello stesso momento, dati da un numero illimitato di fonti di informazioni connesse alla piattaforma e, così, favorire la condivisione di queste tra operatori autorizzati, sia a livello nazionale che internazionale.
Il prototipo, creato per la cocaina, può essere addestrato e utilizzato contro il traffico di qualunque altro tipo di stupefacente.
La ricerca scientifica ha reso dunque possibili e disponibili all’uso soluzioni tecnologiche altamente sofisticate che, ci auguriamo, possano diventare la normalità degli interventi concreti delle azioni di intelligence in contrasto al traffico di stupefacenti.