Connected Care

Il paziente al centro dell’innovazione in Sanità

Il Digitale e le tecnologie sono leve preziose e imprescindibili per le organizzazioni sanitarie che sanno guardare al futuro con una vision che ponga il cittadino e i suoi bisogni al centro dell’assistenza sanitaria: l’esempio del progetto Cicero

Pubblicato il 27 Mar 2023

Attilio Bianchi

Direttore Generale, Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli

Sandro Pignata

Direttore della divisione di oncologia medica del dipartimento di Uro-ginecologia dell’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione Pascale di Napoli, Responsabile scientifico della ROC

Francesco Schiavone

Professore Ordinario dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope, Direttore Scientifico del VIMASS

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La Rete Oncologica Campana (ROC) ha creato una piattaforma informatica che garantisce le cure ai pazienti attraverso i Gruppi Oncologici Multidisciplinari (GOM) che definiscono le terapie appropriate in seguito alla dismissione dalle strutture ospedaliere.

L’integrazione tra ospedale e territorio

La ROC ha gli obiettivi di migliorare ed assicurare equità di accesso, una organizzazione efficace ed una integrazione tra ospedale e territorio per completare i percorsi di cura e verificarne la qualità secondo i criteri di efficienza e di economicità.

In Campania, la gestione del paziente avviene attraverso il GOM, secondo un percorso organizzato (PDTA) che è approvato dall’autorità sanitaria regionale e che viene rivisto annualmente.

Connected Care e paziente al centro

Negli ultimi anni si è cercato di rafforzare l’integrità tra il territorio e il sistema sanitario, puntando sulla centralità del paziente.
Ciò che mancava era proprio uno strumento digitale che consentisse di connettere in tempo reale i team multidisciplinari, i centri sanitari territoriali e i medici di medicina generale, creando una triangolazione perfetta dove si pone il paziente al centro.

Continuum of Care Through the ROC: il progetto Cicero

Il focus a cui tiene il cuore campano è il miglioramento continuo delle prestazioni del sistema sanitario regionale.
Per tali motivi, è stato ideato il progetto Cicero (acronimo di “Continuum of Care Through the ROC”), coordinato dall’Istituto Nazionale Tumori IRCCS “Fondazione G. Pascale” e che vede impegnati altri soggetti pubblici, tra cui il Dipartimento di Studi Aziendali e Quantitativi (DISAQ) dell’Università degli Studi di Napoli Parthenope.

Paziente al centro: un’app lo connette ad ASL, medici e team

Con l’iniziativa Cicero è stata sviluppata un’ app che connettesse le ASL, i medici di medicina generale e i team multidisciplinari col paziente, cercando di offrigli cure personalizzate e connettività in tempo reale.

La piattaforma ROC ha due moduli:

  • un posto virtuale dove il paziente viene preso in carico circa tutti i suoi bisogni sanitari e sociali
  • un’assistenza domiciliare integrata fornita al paziente nel suo luogo domiciliare.

Lo strumento digitale presenta molteplici funzionalità disponibili per gli utenti. Tra queste:

  • monitorare in maniera dinamica i pazienti oncologici
  • filtrare i pazienti a seconda del livello di rischio
  • organizzare l’assistenza territoriale dei pazienti in maniera istantanea
  • ricevere feedback circa lo stato di soddisfazione dei pazienti
  • essere in contatto con i colleghi scambiandosi continui consigli circa le procedure e le terapie da prescrivere al paziente.

Non solo paziente al centro: vantaggi anche per il personale sanitario

Inoltre, tramite WebApp del paziente, quest’ultimo sarà davvero al centro dato che potrà monitorare la sua posizione clinica, i servizi e potrà mettersi in contatto con le strutture sanitarie.

Tali funzioni rappresentano un concreto beneficio sia per il paziente sia per il personale sanitario coinvolto nel percorso di assistenza e porteranno sicuramente ad un miglioramento della qualità di assistenza grazie a riduzioni di sprechi di tempo e di risorse.

Un approccio multidimensionale e multidisciplinare

Il target di riferimento del progetto Cicero è costituito principalmente da pazienti oncologici che sono dismessi dall’ospedale e che necessitano in seguito di cure e di assistenza domiciliare.

Dunque, per individuare le terapie appropriate per ogni singolo paziente sono state coinvolte diverse figure professionali nei diversi percorsi di cura quali oncologi, specialisti in cure palliative, nutrizionisti, psico-oncologi e molti altri attori per attuare un approccio multidimensionale e multidisciplinare.

Obiettivi e futuro del progetto

Con tale innovazione si vuole assicurare e anticipare l’assistenza domiciliare ai pazienti con l’intenzione di estendere l’iniziativa a tutte le ASL della Campania, dove per il momento è coinvolta l’ASL NA1 che include ben circa 1 milione di abitanti.

Il progetto Cicero è partito da Gennaio 2023 e avrà durata di circa 2 anni. Durante il biennio si prevedono incontri con i principali attori per individuare i punti cruciali e migliorare le difficoltà.
Inoltre, si testeranno le funzionalità degli strumenti digitali per eliminare gli eventuali bug e si terranno sessioni di formazione per formare gli utenti e, dunque, per agevolarne l’uso.
L’app sarà mostrata ai pazienti per informarli circa le funzionalità e le utilità dello strumento digitale. Gli utenti potranno prendere decisioni circa le terapie e i percorsi assistenziali assieme ai colleghi ed infine i pazienti potranno esprimere il loro livello di soddisfazione attraverso dei questionari per migliorare la qualità del servizio offerto.

Il paziente al centro dell’innovazione in Sanità

Questo progetto rappresenta una vera innovazione non solo per l’aspetto tecnologico attraverso cui si crea un servizio per il cittadino per migliorare il proprio benessere

Un aspetto importante da non sottovalutare, infatti, è anche la fiducia e la vicinanza trasmessa ai pazienti in un percorso dove non sono soli ma c’è una squadra sempre pronta a capire i loro bisogni.

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