Il ruolo e la presenza femminile è, e deve essere sempre più, perno centrale della profonda trasformazione in corso del nostro Sistema Sanitario. Nelle organizzazioni sanitarie, è fondamentale applicare un approccio Gender Mainstreaming incentivando il reale inserimento delle donne nei ruoli apicali.
È quanto ha affermato Monica Calamai – Direttore generale AUSL di Ferrara – Coordinatrice della Community “Donne Protagoniste in Sanità” – in questo approfondimento a sua firma su HealthTech360.
Tematiche che richiamano la centralità della presenza femminile, in Sanità e non solo, che sono state al centro della presentazione del volume “Il digital gender gap nella cultura del digitale in sanità” a cura della Commissione Donne ASSD – Associazione Scientifica per la Sanità Digitale, presentato a Roma nel corso di un recente evento, tenutosi presso il Senato della Repubblica, a cui hanno partecipato esponenti delle istituzioni, della sanità nazionale, delle professioni sanitarie e delle associazioni di pazienti.
Indice degli argomenti
Digital gender gap in Sanità: il libro di ASSD
Competenze, diritti e rappresentanza femminile in Sanità nell’epoca della cultura digitale. Queste alcune delle tematiche al centro dell’evento al Senato e affrontate nel libro oggetto della presentazione, un volume “che racconta esperienze, progetti e prospettive” e che parte dal convincimento che “l’innovazione del SSN si fonda anche sul contributo attivo delle donne presenti nel mondo della salute”.
Il testo poggia su questi 3 pilastri fondamentali:
- Riconoscimento della centralità delle questioni di genere, come urgenza culturale, sociale, economica e politica, necessaria per rigenerare equilibri ed equità di accessi ai sistemi di cura;
- Approccio interculturale essenziale per evitare visioni escludenti;
- Interdisciplinarietà di pensiero, grazie al confronto con realtà differenti, a partire dalle nuove tecnologie e dall’Intelligenza Artificiale.
“Il libro – hanno sottolineato Laura Patrucco (presidente ASSD) e Marisa de Rosa (Comitato scientifico ASSD) in apertura dei lavori dell’evento di presentazione – contiene un’ampia e qualificata raccolta di testimonianze di professioniste di diverse discipline nell’area sanitaria come contributo a creare una precisa consapevolezza digitale. Crediamo che, in questo scenario, sia quanto mai urgente attivare una serie di interventi per incoraggiare le giovani donne a intraprendere studi scientifici e ad impossessarsi di competenze digitali. Riteniamo inoltre che sia fondamentale che le istituzioni, le agenzie, le realtà molteplici del SSN e il mondo della produzione debbano fare la loro parte promuovendo strumenti attivi per aumentare non solo il numero delle donne in ambiti tecnologicamente evoluti, ma anche la loro rappresentanza nei ruoli apicali e di leadership”.
“Le istituzioni ed il Parlamento hanno bisogno di contributi concreti, come il libro prodotto da ASSD, per comprendere meglio e mappare il gender gap, un problema di cui forse il nostro Paese non è sufficientemente consapevole e cosciente – ha replicato al proposito la senatrice Sandra Zampa -. La qualità delle cure, la ricerca medica, le carriere in Sanità e gli ostacoli che vengono posti alla leadership al femminile sono fenomeni che, se non correttamente mappati, ci impediscono quello sviluppo verso un SSN rinnovato, ma non snaturato, che è per tutti oggi un obiettivo da raggiungere”.
Ricerca clinica: donne poco rappresentate
Alla tavola rotonda della presentazione del libro ha preso parte anche Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione GIMBE che, in relazione al divario di genere, ha individuato 3 principali gap da colmare:
- il diritto alla tutela della Salute;
- la leadership femminile;
- l’accesso agli strumenti digitali (legato al ruolo delle donne nelle tecnologie avanzate e dei sistemi AI).
“I dati evidenziano un preoccupante divario: le donne sono poco rappresentate negli studi clinici e, di conseguenza, le evidenze scientifiche sulle terapie sono spesso poco applicabili al genere femminile. È quindi fondamentale che, in presenza di linee guida internazionali molto chiare, anche nel nostro Paese, la ricerca e la sperimentazione di nuovi trattamenti inaugurino una stagione completamente nuova, sotto il segno dell’inclusività” – ha sottolineato il presidente GIMBE.
Digital gender gap in Sanità: il volume primo atto di un percorso Il volume ‘Il digital gender gap nella cultura del digitale in Sanità’ è solo “un primo atto di un percorso che la Commissione Donne di ASSD intende sviluppare anche in stretta collaborazione con le istituzioni, affinché le soluzioni tecnologicamente avanzate, anche in Sanità, siano una modalità per il superamento dei gap che impediscono alle donne nel nostro Paese di accedere alle migliori cure o di rivestire ruoli consoni con le loro conoscenze e competenze”.