Sotto la spinta suggestiva di tecnologie più o meno futuribili, il sistema sanitario italiano sta vivendo una trasformazione culturale dalla portata enorme. Soltanto un pensiero critico, però, potrà direzionarne la rivoluzione digitale in corso mettendo al centro le reali esigenze di salute dei cittadini
È quanto affermato da Giuseppe Melone – Economista e manager sanitario, docente di Organizzazione delle Aziende Sanitarie presso l’Università degli Studi di Roma Unitelma Sapienza – in questo approfondimento di HealthTech360.
Indice degli argomenti
PNRR, Ospedale e territorio
Le risorse del PNRR – sostiene Melone – al netto di pur possibili ventilate rimodulazioni, consentono importanti investimenti di potenziamento e innovazione verso il governo di un sistema sanitario efficiente, nella sua logica ampia e sinergica tra ospedale e territorio, puntando a moderni strumenti e tecnologie.
Tuttavia, la limitazione degli stanziamenti europei ai soli capitoli per investimenti non consente di porre mano strutturalmente ai maggiori costi operativi e di struttura che il nuovo profilo di sistema – specie per oneri di personale medico e infermieristico – richiederà entro il 2026, ma già da ora, per saldare i maggiori esborsi finanziari che le regioni hanno dovuto sostenere per far fronte alla vicenda pandemica.
Sistema Sanitario: le strategie per l’innovazione
Le nuove strategie per la gestione del sistema sanitario, delineate dalla Mission 6 Salute del PNRR e sancite dal Decreto Ministeriale n. 77/2022, si basano fortemente sull’utilizzo di tecnologie avanzate, sulla digitalizzazione e sull’interoperabilità dei sistemi. Questi strumenti, essenziali per gestire e trasmettere dati su larga scala, sono fondamentali per migliorare l’assistenza sanitaria.
I responsabili delle decisioni pubbliche e il management, incaricato dell’implementazione pratica, devono sfruttare ogni aspetto del progresso tecnologico a beneficio della Sanità. Ciò è fondamentale per garantire un allineamento tra le opportunità intrinseche e le soluzioni proposte e la loro funzione strategica, mantenendo così coerenti la visione e la missione dell’organizzazione. Gli input esterni e le opportunità presenti devono essere gestiti strategicamente.
L’ambito sanitario è in continua evoluzione grazie all’innovazione e all’uso di strumenti tecnologicamente avanzati. Questo rende l’ambiente gestionale dinamico e fluido, rendendo difficile stabilire un assetto fisso e stabile, ma allo stesso tempo rende tale stabilità meno necessaria.
La chiave è la capacità di gestire e guidare la complessità e le dinamiche dei sistemi sanitari, che combinano aspetti legislativi, politici, finanziari, organizzativi, professionali, tecnologici e di assistenza.
Ciò richiede un approccio multidisciplinare e strategico che si basi su strumenti aziendali ben ponderati e condivisi, che siano integrati nel processo decisionale quotidiano della gestione del sistema sanitario.
Seguire i percorsi dell’innovazione è quindi un imperativo per attuare una serie di azioni su più livelli e ambiti, guidate da un pensiero strategico che si basi su strumenti aziendali ragionati e condivisi capaci di ispirare le scelte quotidiane che guidano i sistemi sanitari e le aziende.
Sistema Sanitario e sostenibilità: quale modello?
E’ sempre più urgente una chiara strategia digitale per la Sanità. Il Sistema Sanitario Nazionale deve liberarsi dall’approccio di diffidenza o di resistenza verso il management dell’innovazione. Occorre scongiurare il rischio di una sanità insostenibile. E, in tutto ciò, le tecnologie digitali possono svolgere un ruolo chiave.
È quanto sostenuto da Domenico Marino – Professore associato Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria – e Demetrio Naccari Carlizzi – Avvocato – in questo approfondimento di HealthTech360.
Il sistema sanitario italiano – osservano gli autori dell’approfondimento – ha spinto molto negli anni verso l’efficienza con un modello che ha ridotto i posti letto ospedalieri e spende il 37% in meno rispetto agli altri Paesi dell’Europa Occidentale. Tale percorso ha mostrato negli ultimi anni i suoi limiti e la ricerca di un contenimento della spesa a fronte dei numerosi determinanti che spingono in alto la spesa (invecchiamento della popolazione, nuove tecnologie diagnostiche, costo dei nuovi farmaci e via dicendo) non può avvenire senza contrapporre ad una struttura sociale mutata una riprogrammazione del modello assistenziale sul paradigma digitale. Il Governo britannico, per fare un esempio, ha stanziato, ante Covid-19 e nel solo 2019, 6,2 miliardi di sterline (450 dei quali dedicati alle tecnologie AI) nel quadro di un aumento programmato di 33,9 miliardi sino al 2024.
SSN: per essere sostenibile, serve un cambio di passo
Il panorama nazionale – osservano al proposito Marino e Naccari Carlizzi – è naturalmente caratterizzato per la disomogeneità geografica dell’innovazione, la mancanza di interoperabilità dei sistemi e, in generale, per una latente e insufficiente consapevolezza delle opportunità da parte della media degli operatori sanitari e dei cittadini (…).
Il Sistema Sanitario Nazionale, in questo contesto, non avrà la possibilità di mantenere uno standard adeguato e un modello universalistico così impegnativo senza liberarsi da quello che è un vero approccio di diffidenza o di resistenza verso il Management dell’innovazione, assente dalla cultura di molte aziende sanitarie – specie del Sud – ma non rinvenibile nemmeno nella mission del Ministero che, negli anni, ha abdicato alle sue funzioni di guida di alcuni processi unificanti e, solo di recente, ha compreso che risolvere il proprio ruolo in una ricerca affannosa dei tagli determinava uno scollamento tra lo standard costituzionale dei servizi sanitari e la realtà di erogazione.
Serve quindi, con urgenza, un piano per un ridisegno organizzativo dei servizi ben oltre gli schemi tradizionali e le correzioni di rotta sul DM 70 e 71.
Sistema Sanitario e sostenibilità economica a Forum Sanità 2023
Dell’evoluzione del Sistema Sanitario e della sua sostenibilità economica si parlerà a Forum Sanità 2023, in uno scenario in presenza – Gli “Ospedali” del futuro – che si terrà il 25 Ottobre a Roma presso THE HUB LVenture GROUP.
Le risorse provenienti dal PNRR – si legge nella nota di presentazione dello scenario – hanno un impatto significativo sull’evoluzione del Sistema Sanitario e sulla sua sostenibilità economica, consentendo il potenziamento delle infrastrutture sanitarie e l’ottimizzazione dei servizi offerti. Il PNRR e la successiva normativa non solo hanno destinato risorse economiche ma anche tracciato la strada verso nuove tipologie e architetture di strutture sanitarie. In questa prospettiva, la digitalizzazione degli “ospedali” del futuro e la gestione dell’intera filiera dei servizi rappresenta un elemento cruciale per la Sanità.
La gestione della Supply Chain e l’adozione di tecnologie di frontiera rappresentano un passo significativo verso il raggiungimento di un Sistema Sanitario sostenibile e all’avanguardia, offrendo nuove prospettive per la diagnosi precoce, la previsione delle patologie e la personalizzazione dei trattamenti. Questo approccio modulare e flessibile, combinato con l’interoperabilità delle informazioni, permette una migliore organizzazione ospedaliera e un utilizzo ottimizzato delle risorse. L’approccio di filiera combinato alla digitalizzazione delle strutture sanitarie non solo migliora l’efficienza e riduce i costi, ma offre anche un’esperienza digitale più gratificante per i pazienti, consentendo loro di accedere ai propri dati medici, programmare appuntamenti, e interagire con il personale sanitario in modo più immediato ed efficace.
Durante lo scenario si esplorerà l’evoluzione degli “ospedali” digitali e della filiera dei servizi lungo tutta la Supply Chain, offrendo una panoramica chiara sulle strategie e le azioni necessarie per garantire un Sistema Sanitario sostenibile e all’avanguardia nell’era della digitalizzazione.