La World Health Organization (WHO) definisce la One Health come un approccio integrato e unificante che mira a bilanciare e ottimizzare in modo sostenibile la salute di persone, animali ed ecosistemi. Esso riconosce che la salute degli esseri umani, degli animali domestici e selvatici, delle piante e dell’ambiente in generale (compresi gli ecosistemi) sono strettamente collegati e interdipendenti.
Tale approccio mobilita più settori, discipline e comunità a vari livelli della società per lavorare insieme, per promuovere il benessere e affrontare le minacce alla salute e agli ecosistemi, affrontando nel contempo il bisogno collettivo di acqua pulita, energia e aria, cibo sicuro e nutriente, agendo sui cambiamenti climatici e sul contributo allo sviluppo sostenibile.
Mentre salute, cibo, acqua, energia e ambiente – sottolinea la World Health Organization – sono tutti argomenti più ampi con preoccupazioni settoriali e specialistiche, la collaborazione tra settori e discipline contribuirà a proteggere la salute, affrontando sfide sanitarie come l’emergere di malattie infettive e la resistenza antimicrobica e promuovendo salute e integrità dei nostri ecosistemi.
Inoltre, la One Health, che collega gli esseri umani, gli animali e l’ambiente, può aiutare ad affrontare l’intero spettro del controllo delle malattie – dalla prevenzione, all’individuazione, risposta e gestione – e a migliorare e promuovere la salute e la sostenibilità.
Indice degli argomenti
Gli attori della One Health
Chi sono i responsabili dell’attuazione dell’approccio One Health?
Secondo WHO, i principali attori di questo paradigma sono funzionari governativi, ricercatori e lavoratori di tutti i settori a livello locale, nazionale, regionale e globale.
Essi dovrebbero attuare risposte congiunte alle minacce per la salute. Ciò include lo sviluppo di database condivisi, la sorveglianza in diversi settori e l’identificazione di nuove soluzioni che affrontino le cause profonde e i collegamenti tra rischi e impatti. Anche l’impegno della comunità è fondamentale – precisa WHO – per promuovere abitudini e atteggiamenti di riduzione del rischio e per supportare la diagnosi precoce e il contenimento delle minacce di malattie.
One Health: la vision dell’Istituto Superiore di Sanità
La visione olistica One Health è descritta dall’ISS come un modello sanitario basato sull’integrazione di discipline diverse. Essa si basa sul riconoscimento che la salute umana, la salute animale e la salute dell’ecosistema siano legate indissolubilmente.
La One Health – precisa l’ISS – è riconosciuta ufficialmente dal Ministero della Salute italiano, dalla Commissione Europea e da tutte le organizzazioni internazionali quale strategia rilevante in tutti i settori che beneficiano della collaborazione tra diverse discipline (medici, veterinari, ambientalisti, economisti, sociologi e via dicendo). Essa rappresenta un approccio ideale per raggiungere la salute globale perché affronta i bisogni delle popolazioni più vulnerabili sulla base dell’intima relazione tra la loro salute, la salute dei loro animali e l’ambiente in cui vivono, considerando l’ampio spettro di determinanti che emerge da questa relazione.
Tutto ciò, in piena sintonia con il Piano Nazionale per la Prevenzione (PNP) 2020-2025. Esso considera la salute come risultato di uno sviluppo armonico e sostenibile dell’essere umano, della natura e dell’ambiente. Riconoscendo che la salute delle persone, degli animali e degli ecosistemi sono interconnesse, il PNP intende promuovere l’applicazione di un approccio multidisciplinare, intersettoriale e coordinato per affrontare i rischi potenziali o già esistenti che hanno origine dall’interfaccia tra uomo, animali e ambiente – ha affermato al proposito – nel suo approfondimento su HealthTech360 “One Health: come rendere operativo il concetto di Salute Unica” – Alessandra Scagliarini, Professoressa ordinaria del Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna.
One Health Digital a Forum PA Sanità 2022
“Per rispondere alle sfide globali per la Salute, l’unica risposta possibile è l’approccio One Health, che mette insieme salute umana, salute animale, salute dell’ecosistema. In questo contesto, un grande aiuto può arrivare oggi da un uso competente della leva digitale: ecco perché a FORUM PA Sanità 2022, in continuità con l’edizione dello scorso anno, lavoreremo sul tema One Health, Digital”.
E’ con questa vision ed obiettivi che nasce la settima edizione di FORUM PA Sanità – manifestazione della quale HealthTech360 è media partner – pensata con la convinzione, già espressa nella precedente edizione, che la realizzazione del paradigma One Health debba necessariamente passare attraverso il Digitale quale fattore strategico e abilitante.
Il tema “One Health, Digital” si sviluppa in continuità e sinergia con quello dello scorso anno. In tal senso, esso è visto come l’unico paradigma possibile per favorire la collaborazione tra diverse discipline e professionisti (medici, veterinari, ambientalisti, economisti, sociologi…), per affrontare in modo sistemico i bisogni delle persone sulla base della relazione tra la loro salute e l’ambiente in cui vivono, per riconoscere che gli investimenti in salute (spesa sanitaria) sono una delle principali opzioni da seguire per i policy maker se vogliono garantire al nostro mondo prospettive di crescita economica prolungata. Tutto in perfetto accordo con il paradigma One Health e con la convinzione che servano approcci e sforzi globali per progettare e implementare programmi, politiche, norme e ricerche in cui diversi settori cooperino per raggiungere migliori risultati per la salute pubblica.
Quale governance per una One Health Digital?
Nella Missione 6 del PNRR si parla di prospettiva One Health. Tale approccio richiama la rapida evoluzione verso un sistema integrato, incentrato sulle necessità di assistenza e cura della persona, flessibile al cambiamento della domanda di salute da parte dei cittadini, nel quale processi clinici, prevenzione, stili di vita, scelte alimentari e sostenibilità ambientale siano tra loro connessi.
- Come verrà affrontato il tema della governance che sarà centrale?
- Arriveremo ad una governance partecipata e responsabile al posto della attuale frammentazione dei luoghi decisionali ed operativi?
- Quale il ruolo delle Regioni che oggi governano il sistema sanitario e a cui è demandato il compito di tradurre gli indirizzi nazionali in piani e progetti?
Serve una governance collaborativa che trova un alleato importante nella trasformazione digitale del SSN per sciogliere l’ingorgo di norme, linee guida, disposizione tecniche su metodologie, processi e servizi.
Quanto è importante evitare di prolungare gli equivoci di governance e quale la direzione da imboccare?
Si parlerà in particolare di questi aspetti nello scenario “Quale governance per una One Health, digital?” moderato da Mariano Corso, Responsabile Scientifico Osservatorio Sanità Digitale Politecnico di Milano e Presidente P4I.
FORUM PA Sanità 2002: quando, dove e come partecipare
La settima edizione di FORUM PA Sanità si terrà il 26 e 27 ottobre prossimi in presenza (Talent Garden di Roma Ostiense) e online sulla piattaforma di diretta di FPA.
Due giorni di incontro e confronto durante i quali policy maker, decisori, professionisti ed esperti lavoreranno insieme per condividere e far emergere soluzioni e metodologie per il futuro del nostro sistema sanitario.
Nel programma di FORUM PA Sanità 2022 sono previsti eventi in esclusiva online, incontri in formato ibrido e tavoli di lavoro in presenza. La partecipazione è gratuita.
Per seguire gli eventi ci si può iscrivere da qui.