La pandemia da COVID-19 ha ci ha fatto conoscere la procedura medica detta di “intubazione”, ossia l’inserimento di un tubo endotracheale nelle vie aeree di un paziente, soprattutto in situazioni di emergenza, in modo da mettere in collegamento i polmoni con un ventilatore, manuale o automatizzato. Un videolaringoscopio è uno strumento in grado di effettuare questa manovra in modo maggiormente sicuro, poiché il medico o paramedico che la effettua può vedere su un visore all’interno delle vie aeree del paziente. Spesso si tratta di una manovra salvavita, poiché consente di far riprendere la respirazione a un paziente con le vie aeree compromesse.
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Com’è nato il videolaringoscopio MedSniper
L’idea alla base del progetto MedSniper è nata alla fine del 2019, poco prima dell’avvento della pandemia. Un anestesista con una visione innovativa si è proposto di migliorare il videolaringoscopio, uno strumento già esistente in ambito medico. La sua intuizione è stata quella di rendere il dispositivo più flessibile per prevenire traumi durante le procedure di intubazione, migliorando così la sicurezza e l’efficacia delle operazioni mediche, e soprattutto di renderlo utilizzabile da remoto. Questo concetto è stato sviluppato grazie al supporto del Politecnico di Torino, che ha fornito le competenze tecniche e regolatorie necessarie per avviare il progetto, e della società Tiesse Spa. Il nome Medsniper non deve trarre in inganno: qui il termine “sniper”, ossia “tiratore scelto”, è usato per indicare la precisione con cui consente agli operatori sanitari la procedura di intubazione del paziente.
MedSniper, un videolaringoscopio flessibile controllabile da remoto
Il nuovo videolaringoscopio monouso Medsniper, con punta direzionabile, concepito per una migliore visualizzazione e gestione delle vie aeree, si distingue per la sua flessibilità, che riduce i possibili traumi ai pazienti e facilita il lavoro degli operatori sanitari, rendendo le intubazioni più sicure e meno invasive. Il dispositivo è stato progettato per essere utilizzato in telemedicina, consentendo a medici e paramedici di condurre intubazioni sotto la supervisione remota di specialisti. Un passo avanti significativo, soprattutto in scenari di emergenza dove il tempo è un fattore critico.
“Questa è una procedura tempo-dipendente. I primi danni neurologici a un paziente che smette di respirare sono stimati poco dopo 6 minuti, quindi il tempo scorre veloce se non sono disponibili queste procedure e bisogna aspettare l’arrivo di un medico”, afferma Andrea Mazza, medico anestesista e fondatore di Medsniper.
La flessibilità del dispositivo consente di adattarsi meglio alle diverse anatomie dei pazienti, riducendo il rischio di complicazioni. “Abbiamo iniziato lavorando sulla parte flessibile e l’abbiamo brevettata”, spiega Mazza.
La possibilità di controllo remoto attraverso la telemedicina permette poi di estendere le capacità operative del dispositivo anche in contesti dove la presenza fisica di un medico esperto non è immediatamente disponibile, come nelle ambulanze o in aree remote.
Medsniper è concepito per essere utilizzato prevalentemente da personale paramedico e infermieristico. “L’intubazione è una procedura salvavita, come quella con il defibrillatore, ma prevede un addestramento e delle skill per cui non si può demandare, come il defibrillatore, a un software che agisce in automatico, ma deve essere eseguita da personale specializzato, o da un medico che opera in remoto”, afferma Mazza.
Medsniper si collega a un monitor o a un sistema di videoregistrazione tramite la porta usb. “È importante far notare che la parte del dispositivo che viene inserita nella bocca del paziente non contiene nessuna batteria, per ragioni di compatibilità elettromagnetica e di sicurezza. La batteria è esterna e si ricarica tramite la connessione usb”, precisa Mazza.
Integrare la telemedicina con la pratica clinica: l’esempio del videolaringoscopio MedSniper
Dopo aver superato le fasi iniziali, il dispositivo Medsniper è stato lanciato sul mercato internazionale e, dal 2024, è commercializzato in Italia, Spagna, Francia e Israele.
L’internazionalizzazione ha permesso di raggiungere un mercato più ampio, rispondendo alle esigenze globali di un sistema sanitario sempre più interconnesso. La capacità di integrare la telemedicina con la pratica clinica tradizionale rappresenta un vantaggio competitivo significativo, aprendo nuove opportunità per l’adozione del dispositivo in contesti diversi e complessi. La possibilità di videoregistrare la procedura di intubazione offre anche un valore medico-legale e formativo, garantendo trasparenza e miglioramento continuo.
Il ruolo di Tiesse SpA: tecnologia avanzata per la telemedicina
Un elemento fondamentale del progetto è stato il coinvolgimento di Tiesse SpA, un’azienda italiana nata nel 1998, specializzata in soluzioni tecnologiche avanzate, che progetta e produce dispositivi di collegamento per l’Internet of Things (IoT), prodotti OEM di accesso alla rete e apparati di rete.
TIESSE ha sviluppato un innovativo software che consente di collegare la telecamera del laringoscopio a un monitor, offrendo al medico un’interfaccia intuitiva e affidabile; il sistema è stato progettato per integrare una funzionalità avanzata che garantisce un’erogazione supplementare di energia, alimentando le componenti motorizzate del dispositivo.
La soluzione sviluppata da TIESSE, spiega Lorenzo Ciofalo, amministratore delegato di TIESSE, è progettata per garantire un funzionamento continuo e senza interruzioni, anche in presenza di procedure particolarmente complesse. Questa innovazione non solo contribuisce a migliorare significativamente l’efficienza operativa, ma aumenta anche l’affidabilità complessiva del sistema. In particolare, introduce nel video laringoscopio una serie di funzionalità avanzate che permettono di ottimizzare le prestazioni e la sicurezza durante l’utilizzo:
- Selezione e contatto del medico: il controllore sviluppato da Tiesse consente di chiamare un medico da una lista predefinita, facilitando l’accesso immediato a specialisti in caso di emergenze;
- Videochiamata avanzata: grazie alla connettività tramite rete 4G, già predisposta per il 5G, o Wi-Fi, il dispositivo permette di effettuare videochiamate in tempo reale, garantendo la connessione con specialisti e migliorando la comunicazione durante le intubazioni;
- Visualizzazione delle immagini: il controllore consente di visualizzare in tempo reale le immagini trasmesse dalla telecamera integrata nel laringoscopio, fornendo una guida visiva essenziale per l’operatore;
- Controllo remoto del dispositivo: l’obiettivo finale è abilitare il pilotaggio del laringoscopio per l’intubazione a distanza, ampliando le capacità del dispositivo. Le funzioni di visualizzazione e controllo possono essere eseguite anche localmente, direttamente dal dispositivo.
Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con MedSniper