I nostri lettori conoscono bene Paolo Colli Franzone, Presidente IMIS (Istituto per il Management dell’Innovazione in Sanità). È, infatti, una delle firme di HealthTech360. Il suo pensiero, mai scontato, sempre critico e illuminante, è un continuo pungolo per i professionisti del settore sanitario che credono nell’innovazione e nel ruolo cruciale della Sanità Digitale per dare un futuro migliore alla nostra Salute e rendere più equo, efficiente e sostenibile il nostro Sistema Sanitario.
Il suo recente lavoro, il Manuale di Telemedicina, va proprio in questa direzione.
Ma perché un Manuale di Telemedicina?
Perché chi lo ha scritto ritiene che sia necessario fornire ai medici e agli operatori sanitari (questo manuale è rivolto a loro, oltre che ai top manager di Sanità Pubblica e Privata) una serie di nozioni di processo, prima ancora che le istruzioni per l’uso della piattaforma software – spiega Colli Franzone -.
Questo manuale fornisce risposte a una serie di domande che più o meno tutti gli operatori sanitari hanno fatto o faranno ai tecnici informatici e ai direttori sanitari.
Ecco alcune domande che trovano risposta in questo Manuale:
• Quali sono i criteri di eleggibilità dei Pazienti nei percorsi di Telemedicina?
• Come posso articolare le prestazioni di Telemedicina all’interno di un PDTA o di un PAI?
• Come si conduce una Televisita?
• Come si articola, un programma di Telemonitoraggio? Quali sono le modalità di verifica di valori anomali e i processi di escalation? Sono “uguali per tutti”, o vi sono differenze in funzione della complessità dei singoli casi?
• Perché non si possono fare prime visite in Televisita?
• L’Azienda Sanitaria o Ospedaliera dove lavoro ha formalizzato i protocolli di Televisita, Teleconsulto, Teleassistenza, Telecontrollo e Telemonitoraggio definendo puntualmente le “regole del gioco” e gli aspetti relativi alle responsabilità professionali?
• Come pensiamo di misurare gli outcome in termini di appropriatezza delle prestazioni di Telemedicina erogate?
Di domande come queste ve ne sono parecchie – afferma il Presidente IMIS – e ciascuna ha quantomeno una “prima” risposta nel Manuale. Il percorso per arrivare a uno scenario di piena adozione della Telemedicina all’interno del SSN – osserva Colli Franzone – è ancora lungo, e passa inevitabilmente anche attraverso la revisione di alcuni principi e norme definiti in sede di progettazione PNRR, traendo spunti per la sua evoluzione dalla quotidianità e dalle indicazioni che gli operatori sanitari sapranno segnalare a chi governa il sistema.
La sfida in corso – spiega Fidelia Cascini – altra firma di HealthTech360 che i nostri lettori conoscono bene e speaker a Forum Sanità 2024 nei Coffee Talk di Healthtech360 – è quella di realizzare gli obiettivi del PNRR entro l’ultimo trimestre del 2025 adottando servizi di telemedicina in ogni regione italiana e per l’intero percorso di cura scelto, assicurandosi che vi sia integrazione con l’ecosistema digitale sanitario e, in particolare, con il Fascicolo Sanitario Elettronico. Ci si chiede allora se i professionisti siano pronti a raggiungere il traguardo, e se lo siano anche le aziende sanitarie mediante protocolli pronti all’uso.
Nel dubbio – afferma Cascini – questo Manuale di Telemedicina, rivolto primariamente ai professionisti sanitari, offre un contributo nella giusta direzione fornendo risposta a domande che, prevedibilmente, in molti rivolgeranno a tecnici informatici e figure responsabili del processo di implementazione della telemedicina nel Servizio Sanitario Nazionale.
L’autore (Paolo Colli Franzone, ndr.) – osserva la studiosa ed esperta di Sanità Digitale – ha preso la sua esperienza, oramai matura sul campo, e ne ha fatto patrimonio per coloro che vorranno essere protagonisti di una vera trasformazione digitale dei processi di diagnosi, terapia, cura e assistenza attraverso la telemedicina.
Un manuale è definito come “un libro che riporta, con criteri informativi e didattici, le nozioni fondamentali relative a un dato argomento o a una disciplina determinata” – spiega Paolo Petralia, Vicepresidente FIASO – Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere, Direttore Generale ASL 4 Liguria – . Ma nell’uso comune rappresenta soprattutto uno strumento operativo, un ausilio per compiere efficacemente e velocemente un compito, in special modo quando esso è particolare e nuovo.
La pubblicazione di un manuale di telemedicina – osserva il Vicepresidente FIASO – esprime compiutamente questi due obiettivi, a maggior ragione se lo fa con un linguaggio semplice ed immediatamente comprensibile, pure nella articolazione e complessità tecnica dell’argomento. Ed è indubbiamente un facilitatore di cambiamento organizzativo nel suo essere facilmente disponibile a tutti, oltre che un valido mezzo per contribuire a colmare il “cultural divide” presente a tutt’oggi in ambito digitale.
Abbiamo anche bisogno – fa notare Petralia – di sviluppare armonicamente l’informazione e la formazione, non basta l’una senza l’altra: mai come in Sanità, oggi, è centrale la dimensione di ogni persona come cittadino, prima che il suo essere paziente-malato: dobbiamo occuparci della sua salute quando sta ancora bene, ed è centrale il suo coinvolgimento attivo nella logica di essere un cittadino informato e capace, anche formato, per esempio nell’uso dei device medicali o, come in questo caso, della telemedicina.
La formazione quindi, che deve essere preceduta dall’informazione: questo vale per il cittadino, ma anche per l’operatore.
A tutto questo – conclude Petralia – il Manuale di Telemedicina di Paolo Colli Franzone dà una risposta concreta e risolutiva: un contributo per un passaggio culturale prima che tecnico-organizzativo – amministrativo, e che offre a tutti una prospettiva sostenibile: anticipare il futuro, per non essere in ritardo sul presente!
Il Manuale di Telemedicina di Paolo Colli Franzone può essere scaricato gratuitamente qui.