Il monitoraggio remoto dei pazienti è una delle declinazioni più promettenti della telemedicina, che a sua volta è un pilastro del modello di Connected Care.
La capacità, abilitata da appositi dispositivi e da tecnologie moderne, di acquisire, condividere e analizzare da remoto i parametri vitali dei pazienti, fornisce ai professionisti un quadro completo e dinamico della salute delle persone. Alla strutture, ciò consente di ottimizzare le proprie risorse, di effettuare un balzo in avanti in termini di innovazione e di efficienza, e di garantire una migliore qualità dell’assistenza, in particolar modo nei confronti dei pazienti cronici.
Indice degli argomenti
Monitoraggio remoto: verso il concetto di proactive care
Da sempre, le strutture sanitarie si trovano a fronteggiare una sfida importante: bilanciare l’esigenza di monitorare le condizioni dei pazienti con la necessità di ridurre la loro permanenza all’interno degli ospedali.
In assenza di sistemi affidabili di monitoraggio remoto, il rischio è sempre stato duplice: da un lato, di prolungare troppo la permanenza, con spreco di risorse e peggioramento dell’esperienza del paziente, dall’altro di dimettere il paziente con eccessivo anticipo, da cui un forte rischio di ricadute ed eventuali nuovi ricoveri. A tutto ciò si aggiunge il mare magnum della gestione delle malattie croniche, di cui a soffrirne – secondo i dati Istat 2022 – sarebbero 4 italiani su 10. Il telemonitoraggio riduce la necessità di visite frequenti e abilita una forte personalizzazione delle terapie, contribuendo a migliorare gli esiti di cura e a ridurne i costi associati.
Il monitoraggio remoto dei pazienti è inoltre il pilastro di un modello di cura data-driven basato sul concetto di proattività e indipendente dalla localizzazione del paziente, sia esso in ospedale, in strutture di riabilitazione, di assistenza a lungo termine o a casa. La digitalizzazione determina diversi benefici, offrendo non solo visibilità e trasparenza, ma anche la capacità di correlare, arricchire e analizzare i dati utilizzando tecniche avanzate. Ciò consente ai professionisti di intervenire tempestivamente e in modo proattivo di fronte a situazioni più o meno emergenziali, con benefici di valore inestimabile per i pazienti.
Dall’assistenza domiciliare a quella ospedaliera
Il monitoraggio remoto non trova applicazione solo in fattispecie di assistenza domiciliare. Anche in ambito ospedaliero, un sistema di telemonitoraggio efficace consente al personale medico di sorvegliare attentamente diversi tipi di pazienti, compresi quelli ricoverati in reparti generici che di solito non possono contare su un monitoraggio continuo. In tali contesti, il telemonitoraggio è fondamentale per individuare tempestivamente eventuali peggioramenti delle condizioni di salute che potrebbero giungere all’attenzione dei medici con eccessivo ritardo. Il sistema può essere anche impiegato per supportare i pazienti post-operatori che necessitano di monitoraggio assiduo per un breve lasso di tempo, o tutti quei pazienti le cui condizioni di salute – per qualsiasi motivo – sono a forte rischio di deterioramento.
La frequenza di acquisizione delle informazioni dipende dal contesto di utilizzo. Nella maggior parte dei casi di assistenza domiciliare o in strutture di riabilitazione, è il paziente stesso a registrare e trasmettere periodicamente i dati. Tuttavia, in situazioni specifiche e se il contesto lo suggerisce, è possibile effettuare rilevazioni continue in tempo reale.
Sistemi di telemonitoraggio e ruolo dei dispositivi wearable
Come abilitare, dunque, un sistema di monitoraggio remoto dei pazienti non critici che sia in grado di garantire affidabilità, sicurezza (il tema della confidenzialità del dato è prioritario) e flessibilità nei confronti di diversi scenari di utilizzo?
Alla base del sistema vi è sempre il mondo del dispositivi indossabili, o wearable, che a loro volta sfruttano il potenziale della sensoristica IoT. Solo per citare quelli di utilizzo più comune in ambito medico, vi rientrano le fasce cardiache, gli spirometri, le bilance, i sensori di livello glicemico (CGM), di concentrazione di ossigeno nel sangue (SpO2), di temperatura e di pressione arteriosa, fino a dispositivi impiantabili ad altissimo livello di specializzazione.
I wearable sono responsabili dell’acquisizione dei parametri del paziente e della loro trasmissione verso gli altri elementi dell’architettura di telemonitoraggio. I dispositivi mobili, come smartphone e tablet, sono una componente essenziale e, a seconda delle circostanze, vengono usati a casa dal paziente oppure dai medici e dal personale infermieristico nell’ambito del monitoraggio ospedaliero in tempo reale. Fanno poi parte del sistema le piattaforme di supporto alle decisioni cliniche, che ricevono il dato, lo elaborano, effettuano correlazioni ed analisi indirizzando le decisioni relative al percorso di cura. Tali piattaforme permettono di monitorare e gestire centralmente lo stato di tutti i dispositivi, nonché di impostare delle soglie e degli alert che, appunto, allertano il personale permettendo di intervenire con la massima proattività.
La soluzione Digistat Wearables di Ascom
Una soluzione in grado di abilitare il telemonitoraggio dei pazienti e di supportare tutti i casi d’uso descritti (assistenza ospedaliera, domiciliare e in strutture esterne) è Digistat Wearables di Ascom, provider internazionale di primo piano nell’ambito delle soluzioni digitali per la sanità. La soluzione è parte integrante della piattaforma Digistat, una software suite il cui fine è la digitalizzazione dei flussi di lavoro clinici.
Digistat Wearables e si basa su due pilastri: i dispositivi indossabili di terze parti supportati direttamente dalla soluzione e l’applicazione Digistat mobile, basata su piattaforma Android e responsabile dell’acquisizione e della visualizzazione dei parametri vitali direttamente su dispositivo mobile. La soluzione consente di realizzare un layer di integrazione che può trasmettere i parametri vistali acquisiti alle dashboard dei pazienti e/o alle loro cartelle cliniche. La piattaforma Digistat di Ascom abilita inoltre un sistema di supporto decisionale clinico (CDSS), così da indirizzare con proattività le azioni più appropriate nelle singole circostanze.
Durante la pandemia, Digistat Wearables è stata adottata con successo dalla ASL Napoli 1 per la sorveglianza da remoto dei pazienti positivi al Covid, e oggi trova applicazione nel monitoraggio dei pazienti domiciliari cronici. Tra i casi di successo, meritevole di menzione l’impiego presso l’ospedale di Slingeland nei Paesi Bassi, laddove è stata impiegata per il monitoraggio continuo della frequenza respiratoria e di quella cardiaca dei pazienti Covid-19 posti in isolamento, così da rilevare con estrema tempestività un eventuale deterioramento delle condizioni di salute.
Contributo editoriale sviluppato in collaborazione con Ascom