Innovazione digitale

Telemedicina e tecnologie digitali per l’integrazione ospedale-territorio

Per ridefinire un modello di organizzazione sanitaria che sia sempre più prossima alla casa del paziente, occorre puntare su un approccio che ponga il digitale al centro del processo d’innovazione della Sanità

Pubblicato il 21 Set 2022

Deborah De Cesare

Ricercatrice Senior, Osservatorio Sanità Digitale, Politecnico di Milano

Mattia Olive

Analista, Osservatorio Sanità Digitale, Politecnico di Milano

telemedicina-e-territorio

La Telemedicina è al centro delle riforme e degli investimenti che stanno riguardando il settore sanitario negli ultimi mesi. Se inizialmente, soprattutto durante l’emergenza sanitaria, questa modalità di erogazione delle prestazioni sembrava essere l’unico modo per permettere la continuità di cura e il contatto con il paziente, è diventato poi sempre più chiaro come questa possa costituire effettivamente un valido strumento per ripensare i processi di cura e assistenza.

La casa come primo luogo di cura 

La Telemedicina permette, infatti, di gestire da remoto alcune prestazioni sanitarie o attività di supporto ad altri professionisti sanitari e di raccogliere dati riguardanti lo stato di salute del paziente con maggiore continuità, trasferendo alcune attività e prestazioni sanitarie dalle strutture ospedaliere al territorio.
La stessa Missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) identifica proprio la Telemedicina come uno dei capisaldi per riformare gli assetti della sanità nell’ottica della “casa come primo luogo di cura”.

Telemedicina: i dati della Ricerca 2022 

L’Osservatorio Sanità Digitale rileva, attraverso la sua Ricerca, il punto di vista dei principali attori del sistema sanitario sulla Telemedicina, analizzando l’utilizzo e l’interesse verso le diverse tipologie di servizi esistenti e i benefici e le criticità percepiti per una loro diffusione più ampia.
Nella Ricerca 2022 è stato rilevato che l’utilizzo della Telemedicina da parte dei medici è calato rispetto all’anno precedente, pur rimanendo su valori più elevati rispetto alla situazione pre-Covid. Il 26% dei medici specialisti e il 20% dei Medici di Medicina Generale afferma, ad esempio, di aver fatto ricorso a servizi di Televisita durante l’ultimo anno, contro il 39% dichiarato nel 2021 e il 10% circa del pre-pandemia.

Telemedicina: rivedere processi e competenze 

Ad oggi i professionisti dichiarano, infatti, alcune criticità riscontrate nell’utilizzo di questi servizi nella loro quotidianità, dove la Telemedicina viene percepita spesso come una “aggiunta” rispetto alle attività tradizionali e viene svolta in modo sporadico e senza rifarsi a modelli organizzativi strutturati.
Il loro punto di vista denota come, nel ridisegnare la sanità territoriale, sarà necessario non solo introdurre tecnologie appropriate e in linea con la normativa, ma anche rivedere i processi di cura e sviluppare le competenze appropriate a un corretto utilizzo di questi strumenti.

I protagonisti dell’innovazione digitale in Sanità 

Nell’ambito del Premio Innovazione Digitale in Sanità 2022, iniziativa portata avanti dall’Osservatorio di cui HealthTech360 vi sta raccontando e continuerà a raccontare i protagonisti dell’innovazione entrando nel cuore delle tematiche dei progetti – la categoria “Servizi di integrazione ospedale-territorio e Telemedicina” ha mirato a dare visibilità alle progettualità di Sanità Digitale che hanno avuto un impatto significativo nella gestione delle patologie (croniche e non) sul territorio, anche attraverso la Telemedicina.

1 – Il progetto Telemental Health dell’IRCCS Eugenio Medea

Nella categoria “Servizi di integrazione ospedale-territorio e Telemedicina” è stato premiato come vincitore dell’edizione 2022 del Premio l’IRCCS Eugenio Medea.
La struttura ha sviluppato un sistema di “Telemental Health”: si tratta di una piattaforma Web per facilitare il raccordo tra servizi di cure primarie e servizi specialistici di Neuropsichiatria Infantile e per effettuare uno screening precoce del Disturbo dello Spettro Autistico (ASD).
Dopo alcune fasi di test, ad ottobre del 2021 il “Piano Operativo Autismo” di Regione Lombardia ha identificato il sistema come piattaforma regionale per l’individuazione precoce dei soggetti a rischio ASD e, da gennaio 2022, la piattaforma è estesa a tutte le ATS di Regione Lombardia.
Il progetto ha consentito di sviluppare una rete curante territoriale, di garantire continuità nell’attività di screening durante l’emergenza Covid e di ridurre i tempi diagnostici e di presa in carico del paziente autistico.

2 – Il progetto “TreC Cardiologia” della Provincia Autonoma di Trento

Nell’ambito della stessa categoria, è risultato finalista (oltre a vincere il premio assegnato dal pubblico dell’evento) il progetto “TreC Cardiologia” portato avanti dalla Provincia Autonoma di Trento, nato per rispondere alla necessità di ripensare la presa in carico dei pazienti cronici, in particolare affetti da scompenso cardiaco.
La piattaforma “TreC Cardiologia” si compone di un cruscotto clinico accessibile dall’operatore sanitario tramite PC e da un’applicazione accessibile via smartphone dal paziente o caregiver. Attraverso la piattaforma, il medico può prescrivere al paziente l’esecuzione di specifiche attività in determinati momenti della giornata. Allo stesso modo, può essere indicata all’interno della App la terapia farmacologica prescritta al paziente. Inoltre, l’applicazione fornisce al paziente l’accesso al sistema di Televisita contenente un calendario con gli appuntamenti pregressi e futuri e l’accesso alla videochiamata con il medico, ad una chat che consente la condivisione asincrona di messaggi testuali e file multimediali e a un assistente virtuale che supporta il paziente nel ricordare e completare le attività prescritte dal medico.

3 – Il progetto di Telerefertazione dell’ATS della Montagna

Ultimo finalista del Premio in questa categoria è stato l’ATS della Montagna, che ha presentato un progetto di Telerefertazione. Tramite l’apposita piattaforma, il sistema mette a disposizione funzionalità per l’esecuzione e la gestione di un esame clinico.
Sono stati stimati dalla struttura i benefici dell’utilizzo del sistema, quantificati in:

  • 604.428 km risparmiati per raggiungere l’ambulatorio
  • 74.765 € di risparmio per carburante
  • 12.778 ore risparmiate per gli spostamenti
  • 72.531 Kg di CO2 in meno emessi per gli spostamenti evitati.

Telemedicina e tecnologie digitali: la Sanità più vicina ai pazienti 

È possibile evidenziare quindi che i tre progetti finalisti nella categoria “Servizi di integrazione ospedale-territorio e Telemedicina” del Premio, seppur basati su tecnologie e servizi differenti e incentrati su diverse aree di patologia, mostrano come la Telemedicina, e in generale le tecnologie digitali, possano giocare un ruolo chiave nel ridefinire un modello di organizzazione sanitaria che sia sempre più prossima alla casa del paziente.

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