Missione 6 Salute

Telemedicina e PNRR: cosa ci si aspetta per il futuro della Sanità

Per la sanità italiana, è tempo di una rivoluzione. Investire oggi nella telemedicina e nella digitalizzazione dei servizi sanitari territoriali è essenziale per vedere risultati tangibili nel futuro

Pubblicato il 29 Gen 2024

Domenico Marino

Professore associato Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria

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Nella Conferenza Stato-Regioni del 21 settembre 2023, si è registrato un importante passo avanti nel campo della telemedicina in Italia, con l’approvazione di un decreto che assegna 750 milioni di euro a questo settore, mirando a estendere i suoi benefici ad almeno 200.000 persone.

Questo sviluppo rappresenta un impegno significativo da parte del Governo nell’integrare le tecnologie digitali nell’assistenza sanitaria.

Telemedicina e PNRR: a chi sono destinati gli investimenti

Agenas, l’ente nazionale per i servizi sanitari, è stato incaricato di una missione cruciale: gestire 50 milioni di euro per investimenti e valutare i progetti proposti dalle diverse regioni. Questo ruolo chiave conferisce ad Agenas una posizione di primo piano nella supervisione e nell’implementazione di questa iniziativa.

Le Regioni e le Province Autonome riceveranno una consistente parte dei fondi, oltre 432 milioni di euro, che saranno stanziati in base alle specifiche necessità regionali in ambito di telemedicina.

L’approccio italiano alla telemedicina è stato ulteriormente delineato da un decreto del settembre 2022, emanato in collaborazione con il Ministro per l’innovazione tecnologica.
Il decreto enfatizza l’importanza, per ogni regione, di stabilire un Piano Operativo specifico per i servizi di telemedicina, assicurando così che ogni area del Paese possa sviluppare soluzioni su misura per le proprie esigenze.

Questo impegno sulla telemedicina si inserisce nel contesto più ampio della Missione 6 del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), dedicata alla salute. Come noto, l’obiettivo di questa Missione è rafforzare il Servizio Sanitario Nazionale attraverso lo sviluppo della telemedicina, con un focus particolare sull’assistenza domiciliare per pazienti affetti da patologie croniche.

I servizi di telemedicina e gli obiettivi da cogliere con i fondi del PNRR

La definizione di telemedicina fornita dalle Linee Guida nazionali è esaustiva: la Telemedicina è intesa come una modalità di erogazione di servizi sanitari tramite tecnologie innovative, in particolare le Information and Communication Technologies (ICT), in situazioni in cui il professionista della salute e il paziente non si trovano nella stessa località.

La Telemedicina, quindi, include una serie di servizi come la televisita, il teleconsulto, la teleassistenza e il telemonitoraggio, adattabili a una varietà di patologie.

Il quadro di servizi offerti dalla telemedicina è vario e copre un ampio spettro di condizioni mediche. Tra questi, il telemonitoraggio per pazienti diabetici, respiratori, cardiologici, oncologici e neurologici rappresenta un’innovazione particolarmente significativa. Questi servizi permettono un monitoraggio remoto del paziente e delle sue condizioni costante e dettagliato, garantendo interventi tempestivi e personalizzati.

L’obiettivo della telemedicina va oltre la mera fornitura di servizi sanitari a distanza: mira a una profonda ristrutturazione del sistema sanitario, razionalizzandolo e ottimizzandolo per migliorare l’efficienza complessiva e ridurre i costi di gestione. La tecnologia diventa uno strumento fondamentale per la diagnosi precoce e per un monitoraggio continuo, permettendo una gestione più efficiente e personalizzata delle condizioni di salute dei pazienti.

Telemedicina, PNRR e sanità territoriale

L’epidemia di Covid-19 ha evidenziato in modo drammatico l’importanza vitale della telemedicina. La gestione della pandemia ha mostrato chiaramente che l’efficacia delle misure di contenimento è strettamente legata alla capacità di risposta della sanità territoriale.

Le differenze osservate nei tassi di letalità e di diffusione del virus tra le regioni italiane, come ad esempio tra il Veneto e la Lombardia, hanno messo in luce la necessità di un sistema sanitario che integri efficacemente la telemedicina.
Queste osservazioni sottolineano che riorganizzare la sanità territoriale non è solo una necessità per affrontare i rischi pandemici, ma rappresenta anche un’opportunità unica per modernizzare e rendere più efficiente il sistema sanitario nazionale.
La Telemedicina emerge come uno strumento essenziale in questo processo, migliorando la gestione dei pazienti e la prognosi delle malattie e riducendo il tasso di utilizzo dei servizi di terapia intensiva.

Telemedicina: investire oggi per il futuro della sanità

Per la sanità italiana, è tempo di una rivoluzione. Investire oggi nella telemedicina e nella digitalizzazione dei servizi sanitari territoriali è essenziale per vedere risultati tangibili nel futuro.

Questi interventi, se ben pianificati e implementati, possono essere realizzati senza richiedere risorse finanziarie aggiuntive, ma piuttosto tramite una programmazione efficiente e una gestione competente delle risorse esistenti.

La Telemedicina rappresenta l’evoluzione della Medicina nell’era digitale, offrendo la possibilità di migliorare significativamente la qualità delle cure fornite ai pazienti.
Rendendo l’assistenza sanitaria più tempestiva, personalizzata e sostenibile, la Telemedicina non solo beneficia i pazienti, ma contribuisce anche a un Sistema Sanitario più efficiente e resiliente.

Questo impegno  sulla telemedicina da parte del Governo italiano – nel contesto del PNRR – segna dunque un passo decisivo verso un futuro in cui la tecnologia e la salute si integrano in modo armonioso, portando benefici a tutta la società.

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