Sistemi di polizia municipale, telecamere e ZTL fuori uso.
Migliaia di dati personali diffusi online: analisi sanitarie, documenti d’identità, passaporti, verbali per sanzioni della polizia locale, patenti…
Dieci giorni per rimettere in funzione il sito dell’amministrazione.
Sono questi gli effetti di un attacco ransomware che all’inizio dell’estate ha colpito il Comune di Palermo.
Un caso purtroppo non isolato, che mette in evidenza la crescente diffusione di un fenomeno, quello del ransomware, che negli ultimi mesi ha messo in difficoltà pubbliche amministrazioni, istituzioni sanitarie, imprese di tutti i settori e di tutte le dimensioni. Talmente diffuso, da rischiare di non meritarsi più nemmeno un trafiletto in cronaca.
Questo scenario non rende certo la vita facile ai service provider, che devono garantire ai loro clienti di poter abbracciare senza timori il nuovo paradigma della transizione al cloud e ancor di più il nuovo “imperativo” dell’As-a-Service senza caricarsi di nuovi oneri e complessità.
Per questo è importante poter disporre di una soluzione che consenta di gestire in modo semplice e integrato le istanze principali per qualunque cliente: sicurezza IT e backup. Una piattaforma che trasformi le attività di gestione dei rischi dei propri clienti in un revenue stream ricorrente e che traduca le complessità in opportunità.
Sono questi i temi che affronteremo il prossimo 20 settembre, dalle ore 12 alle ore 13, in occasione del webinar intitolato “Sicurezza? Integrata è meglio”.
Nel corso dell’incontro, cui parteciperanno anche Luca Bechelli (Information & Cyber Security Advisor, P4I), Denis Cassinerio, General Manager Southern Europe di Acronis e Gianluca Gravino Senior Solution Engineer Southern Europe di Acronis, affronteremo questi temi:
- Ransomware, se lo conosci lo affronti
- Perché serve una piattaforma di sicurezza integrata in cloud
- Meno tempo non significa meno sicurezza
- I benefici per un service provider
