Le aziende oggi funzionano meglio quando riescono a integrare dati e processi tra i diversi dipartimenti: in questo modo, infatti, riescono a lavorare in maniera più dinamica, snella e, infine, produttiva. Questo è fondamentale, sia per sostenere il modello dello smart working (che deve fondarsi su un ecosistema aziendale integrato, sicuro e pratico da utilizzare), sia per individuare più tempestivamente opportunità o vulnerabilità e muoversi di conseguenza secondo un approccio data-driven.
In questo nuovo scenario, la trasformazione digitale gioca un ruolo centrale: sono le ultime tecnologie, infatti, ad abilitare il nuovo modello organizzativo integrato e incentrato sui dati. Considerando che il mercato premia le aziende più dinamiche e flessibili, conviene adottare un ERP modulare poiché consente di comporre il sistema di gestione nella maniera più rispondente a struttura e attività. L’ideale è scegliere una soluzione che offra moduli da assemblare secondo le specifiche necessità aziendali, garantendo controllo, efficienza ed elevata capacità di adattamento.
Questo white paper, fornito da C.A.T.A. informatica, spiega perché l’integrazione modulare rappresenta la chiave di volta per i business moderni. Continuando a leggere, potrete sapere:
- quali sono le differenze tra i principali approcci di gestione digitale
- come valutare pro e contro di applicativi all-in-one e sistemi modulari
- come adottare un nuovo modello di gestione senza compromettere la continuità operativa
- quali sono le maggiori best practice legate a trasformazioni digitali di successo
- perché il ruolo del system integrator è centrale per garantire un ERP performante